lunedì 30 Dicembre 2024

“Venezia città aperta”: nasce la contro-piattaforma per boicottare il ticket di accesso

A Venezia non si fermano le iniziative contro il ticket di accesso. Allo scadere del primo periodo di 11 giorni consecutivi in cui per i turisti giornalieri era previsto il pagamento del contributo di cinque euro, un gruppo di anonimi cittadini ha creato una piattaforma per boicottare l’iniziativa comunale, nella quale vengono forniti “codici amico” gratuiti a tutti coloro che vogliono visitare in giornata il centro storico della città. L’amministrazione comunale pare avere adottato il pugno di ferro nei confronti della contro-piattaforma, tanto che sembra avere presentato un esposto in procura per avviare le indagini verso gli ignoti creatori del sito anti-ticket, che rischierebbero addirittura di venire accusati di reati penali. I comitati cittadini, intanto, continuano a portare avanti le proteste, inventandosi nuovi fantasiosi metodi di denuncia e invitando i cittadini a non rendersi complici di quella che essi ritengono la stoccata finale per la definitiva musealizzazione della città.

La piattaforma contro il ticket di accesso è stata eretta da un gruppo di anonimi abitanti che si dicono estranei ad associazioni e partiti di sorta. Il meccanismo che c’è dietro è piuttosto semplice: il portale ufficiale permette ai cittadini residenti in città metropolitana che vogliono invitare a Venezia amici e parenti, di richiedere l’esenzione dal pagamento per i propri ospiti. Per farlo il residente deve effettuare la registrazione alla piattaforma del Comune ed entrare in una apposita sezione che permette di richiedere la generazione di un codice amico da inviare alle persone (massimo dieci) che si vogliono invitare, le quali successivamente dovranno effettuare la normale richiesta di esenzione utilizzando quello stesso codice. La contro-piattaforma mette a disposizione i codici amico generati dai residenti, e a oggi rende disponibili un totale di 320 codici validi per 3.160 persone (appunto, poco meno di dieci a testa). Secondo i giornali locali, il Comune avrebbe già mosso i primi passi per contrastare l’iniziativa, presentando un esposto in procura che potrebbe portare anche a risvolti di natura penale: la piattaforma provoca infatti un potenziale danno economico all’amministrazione della città che si vedrebbe mancato il versamento di quello che risulterebbe essere un vero e proprio tributo.

Non tutti i cittadini sono d’accordo con le modalità della piattaforma anti-ticket, anche se molti degli abitanti dell’isola ne condividono la linea di principio: per generare codici di esenzione per terzi, infatti, ci si deve necessariamente iscrivere alla piattaforma, soluzione invisa a tanti poiché significherebbe darla simbolicamente vinta al Comune. Non sono infatti pochi i cittadini che piuttosto che alimentare la logica di musealizzazione della città che secondo loro starebbe dietro ticket, stanno optando per non farlo affatto, preferendo invece prendere l’eventuale multa, e impugnarla in un secondo momento. Tra gli stessi operatori che controllano il regolare possesso del ticket, tuttavia, pare aleggiarsi un clima di generale leggerezza nei confronti degli abitanti veneziani. Riccardo (nome di fantasia), uno dei cittadini che ha deciso di non richiedere il codice di esenzione nonostante ne abbia diritto, ci comunica a tal proposito come nonostante i controlli presso i punti di accesso siano fitti e meticolosi, la tendenza pare quella di lasciar perdere gli abitanti dell’isola, tanto che egli stesso è stato oggetto di controlli, ma dopo aver ammesso di non essere in possesso dell’esenzione è stato fatto passare senza ulteriori accertamenti.

Le contestazioni, intanto, non si sono mai arrestate. Il 25 aprile, data di apertura della sperimentazione del ticket, è stata tenuta una manifestazione contro l’iniziativa, e in generale vari comitati cittadini si riuniscono per parlare pubblicamente del tema e dei problemi insiti alla città almeno una volta alla settimana. Manifestazioni a parte, non sono mancate neanche le iniziative satiriche da parte di cittadini e attivisti, come nel caso dell’associazione cittadina Venessia.com, che in occasione del primo giorno di ticket ha diffuso nei pressi del Ponte delle Guglie un messaggio in varie lingue in cui si rivolgeva ironicamente ai turisti seguendo la formula del “soddisfatti o rimborsati”, e suggerendo loro la possibilità di richiedere il rimborso del biglietto presso gli uffici cittadini, analogamente a quanto possibile fare con un prodotto in vendita.

Quella del ticket di accesso è una iniziativa che l’amministrazione del Sindaco Brugnaro stava pensando di introdurre da tempo, e che è stata inaugurata in via sperimentale lo scorso 25 aprile. Esso prevede, in tutti i giorni da “bollino nero”, il versamento di un contributo di ingresso pari a cinque euro qualora non si rientri nelle fattispecie che danno diritto all’esenzione dal pagamento. L’iniziativa è stata particolarmente criticata dai comitati cittadini, che sono arrivati anche a occupare la sede del Consiglio Comunale, sia per questioni di principio che per problemi di natura pratica, che secondo loro ne smaschererebbero la natura puramente propagandistica.

[di Dario Lucisano]

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3 Commenti

  1. Costituzione Art. 16.
    Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.

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