martedì 3 Dicembre 2024

La tecnologia potrebbe aiutare un futuro sostenibile in agricoltura

Il fenomeno del cambiamento climatico sta innescando in Italia e non solo una serie di eventi meteorologici estremi. Tra le molteplici sfide che affliggono l’attualità, la siccità emerge come una delle problematiche più evidenti e persistenti nel panorama nazionale. Questo problema è a sua volta amplificato dalla condizione tutt’altro che virtuosa del Sistema idrico italiano (SII), il quale fa acqua da tutte le parti. Metaforicamente e letteralmente. Secondo il rapporto Water Economy in Italy della Fondazione Earth Water Agenda, la rete idrica italiana si estende per circa 550.000 chilometri, ...

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1 commento

  1. Articolo interessante. Significativo che le collaborazioni in ambito scientifico si allarghino alla Svezia e ad Israele, paesi notoriamente “alleati”. Naturalmente ora sarà necessario prendere le distanze da Israele, come giustamente richiesto da molti studenti di diversi atenei in merito alle collaborazioni in ambito bellico, per via della carneficina perpetrata dallo stato Israeliano ai danni del popolo Palestinese, nella Striscia di Gaza.

    Positivo poi che si parli di tecnologie semplici ed ispirate gli ecosistemi naturali e giustamente tutto sembra bello e buono perchè si cerca di fare meglio, adattarsi ai cambiamenti climatici e sprecare meno acqua.

    Chiediamoci però se il nostro agire “resiliente” non sia il comportamento della formichina che lavora incessantemente e in caso di distruzione del proprio nido, lo ricostruisce in modo automatico. Chiediamoci sempre perchè non piove più o perchè piove troppo concentrato. Ragioniamoci lucidamente, senza prendere per scontati i postulati del main stream, che finiscono per diventare verità scontate. I cambiamenti climatici, va bene, ma guardando la storia sul lungo termine, potrebbe essere perfettamente naturale un riscaldamento periodico della Terra, come è sempre stato, indipendentemente da fattori antropici. Sugli eventi estremi, quali prolungata siccità o nubifragi con conseguenti alluvioni e frane, è del tutto verosimile che siano effetti voluti o collaterali di una ormai consolidata pratica di ingegneria climatica, come recentemente ammesso dagli Emirati Arabi. Scusate, ma perchè in Italia, no?

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