- L'INDIPENDENTE - https://www.lindipendente.online -

Speciale elezioni europee 2024: il programma del Movimento 5 Stelle

Il Movimento 5 Stelle ha presentato il suo programma [1] politico per le elezioni europee il 9 maggio scorso, ricevendo l’approvazione degli iscritti cinque giorni dopo. Il M5S si presenta alle urne a chiusura di un ciclo durato un decennio, iniziato nel 2013 e chiuso con il tonfo delle ultime elezioni politiche e amministrative. Dopo essere nato come una forza fermamente euroscettica, il M5S ha cambiato pelle e oggi si mostra più moderato e dunque incastrato nelle regole del gioco. Al voto dell’8 e 9 giugno il partito guidato da Giuseppe Conte si presenta con un programma lungo più di cento pagine e suddiviso in diciassette capitoli. In linea con lo scopo della presente rubrica, analizzeremo le proposte riguardanti esclusivamente l’ambito comunitario, così da filtrare propaganda e misure irrealizzabili in tale sede.

Carta d’identità: Movimento 5 Stelle

Leader: Giuseppe Conte

Collocazione politica: Trasversale. Tra le ideologie si annoverano il progressismo e l’ambientalismo.

Gruppo politico al Parlamento europeo: Non ancora dichiarato. Nella scorsa legislatura il M5S è confluito nel gruppo dei Non iscritti

Ultima legislatura: 14 eurodeputati eletti

I capolista nelle cinque circoscrizioni: Maria Angela Danzì (nord-ovest), Sabrina Pignedoli (nord-est), Carolina Morace (centro), Pasquale Tridico (sud), Giuseppe Antoci (isole)

[2]

Programma

Le votazioni in Europa

  • Recovery Fund (9 febbraio 2021): voto a favore. L’indirizzo delle risorse del fondo (209 miliardi di euro) è stato definito dall’Italia attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR [6]);
  • Regolamento sull’identità digitale (29 febbraio 2024): voto contrario. La nuova identità digitale conterrà tutti i dati dei cittadini europei e permetterà loro di accedere a servizi pubblici e privati con un click, in tutta l’Unione. Norma che ha sollevato [7] parecchi dubbi circa i possibili “effetti collaterali” in termini di sorveglianza e repressione;
  • Direttiva sulle emissioni industriali (12 marzo 2024): voto a favore. La norma prevede [8] multe del 3% del fatturato annuo per gli allevamenti di medio-grandi dimensioni che non adottato le “migliori tecnologie disponibili” per minimizzare le emissioni inquinanti. Il voto contrario non aveva l’obiettivo di tutelare i piccoli allevatori, piuttosto forniva l’ennesimo assist a favore dell’insostenibile [9] sistema degli allevamenti intensivi;
  • Nuovo Patto su migrazione e asilo (10 aprile 2024): voto contrario a otto delle dieci leggi che lo compongono. Il M5S ha votato contro il meccanismo di redistribuzione dei rifugiati perché non obbligatorio e di fatto bypassabile dai Paesi membri attraverso dei “contributi finanziari” o “un sostegno tecnico-operativo” (un meccanismo che dunque non supera il controverso regolamento di Dublino); le procedure di asilo più rapide, che si tradurranno in analisi superficiali e incomplete, complicando [10] una situazione di per sé difficile; lo screening alle frontiere, sempre più luoghi di impunità. Tutte queste misure sono state ampiamente criticate dalle ong per i diritti umani. Il M5S ha invece votato a favore di un meccanismo, attivabile a discrezione dei Paesi membri, che in poche parole garantisce l’accesso legale e sicuro all’Europa per le persone a cui l’ONU riconosce lo status di rifugiato;
  • Riforma del Patto di Stabilità (23 aprile 2024): voto contrario. Delle controversie della misura abbiamo [11]più volte scritto su L’Indipendente, sottolineandone l’obiettivo principale: limitare il più possibile l’intervento statale nell’economia per promuovere, invece, il ruolo dei privati secondo uno dei pilastri del modello economico liberista.

La comunicazione politica

Il Movimento 5 Stelle ha puntato forte sulla campagna social, alternando proposte da attuare in sede europea e critiche al governo Meloni. Raccogliendo la “sfida” di Renzi, Giuseppe Conte ha dato prova delle sue abilità calcistiche nel pieno della campagna elettorale per le europee, facendo leva su quel binomio pallone-politica tutto italiano. Ad accompagnare l’ex presidente del Consiglio è stata Carolina Morace, simbolo del calcio femminile italiano che correrà alle ormai imminenti elezioni europee per la circoscrizione centro. L’obiettivo, perseguito anche attraverso la pubblicazione dei classici “bagni di folla” riservati durante i comizi, è mostrarsi quanto più vicino al popolo possibile.

A via di Campo Marzio si è deciso di parlare alla pancia degli italiani, trattando nel corso della campagna elettorale i temi caldi dell’agenda del pubblico, come “il massacro del popolo palestinese” o il rischio escalation verso la Terza Guerra Mondiale.

In poche parole

Il Movimento 5 Stelle è il partito che negli ultimi anni ha perso più eurodeputati a Strasburgo, passando dai 14 del 2019 ai 5 attuali. Una parabola coerente con il tonfo elettorale degli ultimi anni, in particolare alle amministrative [12]. Il M5S proverà dunque a invertire la rotta già all’appuntamento dell’8 e 9 giugno, a cui il partito guidato da Giuseppe Conte si presenta in veste pacifista, con una particolare attenzione verso il contenimento delle spese militari; non viene ripresa la storica posizione anti-NATO dei pentastellati: nel programma – il più lungo tra quelli presentati – si legge infatti che l’Alleanza non va “messa in discussione ma sviluppata in chiave puramente difensiva”.

Giuseppe Conte ha reso noto che nella prossima legislatura gli eurodeputati del M5S abbandoneranno il gruppo dei Non Iscritti per entrare a far parte dell’area progressista, lasciando un alone di mistero che ha attirato non poche critiche in virtù della consapevolezza del voto.

[di Salvatore Toscano]