domenica 22 Dicembre 2024

Speciale elezioni europee 2024: il programma di Alleanza Verdi-Sinistra Italiana

In vista delle elezioni europee l’Alleanza Verdi-Sinistra Italiana ha presentato il suo programma il 9 maggio scorso, esattamente a un mese dal voto. Se i punti programmatici di AVS, così come quelli delle altre liste in corsa, sono passati in sordina, non si può dire altrettanto per i candidati scelti dalla formazione socialista-ambientalista. In particolare, a infiammare il dibattito pubblico e a provocare la furia delle destre, è stata la candidatura di Ilaria Salis, la maestra italiana detenuta a Budapest per mesi in attesa di processo e solo di recente trasferita ai domiciliari con tanto di polemica perché il giudice ha rivelato il suo indirizzo in aula. Dopo che le immagini di Ilaria Salis in catene hanno fatto il giro del web i vertici di AVS hanno proposto la candidatura all’insegnante trentanovenne che, in caso di elezione, potrà ottenere l’immunità parlamentare e dunque affrontare le eventuali udienze (sulla prosecuzione del processo si esprimerebbe l’Eurocamera) da persona libera.

Anche Partito Democratico e Pace Terra Dignità avevano offerto la candidatura a Ilaria Salis che però, per una questione di affinità ideologica, ha scelto di comparire nelle liste dell’Alleanza Verdi-Sinistra Italiana, ricoprendo anche il ruolo di capolista nella circoscrizione dell’Italia nord-occidentale.

Il programma di AVS è lungo 44 pagine e si compone di 17 capitoli. Di seguito riportiamo, in linea con lo scopo di questa speciale rubrica, i punti salienti e le misure attuabili in sede europea, così da prepararsi per un voto consapevole.

Carta d’identità: Alleanza Verdi-Sinistra Italiana

Leader: Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli

Collocazione politica: Sinistra. Tra le ideologie si annoverano l’ambientalismo e il socialismo democratico

Gruppo politico al Parlamento europeo: Verdi/ALE (Europa Verde-Verdi), The Left/Gruppo della sinistra (Sinistra Italiana)

Ultima legislatura: nessun eurodeputato eletto ma Eleonora Evi, dopo aver lasciato il M5S, si è unita ai Verdi il 12 aprile 2021, guidandoli (insieme a Bonelli) fino al 30 novembre 2023.

I capolista nelle cinque circoscrizioni: Ilaria Salis (nord-ovest), Cristina Guarda (nord-est), Ignazio Marino (centro), Mimmo Lucano (sud), Leoluca Orlando (isole)

Programma

  • L’Unione Europea deve farsi promotrice di pace e diplomazia. In Ucraina vanno interrotte le forniture militari “e creare un quadro che consenta un cessate il fuoco, il ritiro delle truppe di occupazione russa e l’avvio di negoziati per una pace duratura”. Anche a Gaza è necessario arrivare, attraverso la pressione diplomatica ed economica, a un cessate il fuoco e lavorare per la pace, che passa per il riconoscimento dello Stato di Palestina sulla base dei confini del 1967;
  • “Fermare i piani di riarmo in corso e rilanciare le iniziative internazionali per il disarmo multilaterale e coordinato. Vietare i sistemi autonomi di armi letali. Implementare pienamente il Trattato di Non Proliferazione Nucleare (TNP) e firmare e ratificare il Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW)”;
  • “Garantire che l’azione dell’Unione a livello globale e le sue politiche di commercio internazionale siano coerenti con il modello sociale europeo e con gli obiettivi globali per il clima, e che siano orientate a promuovere la pace, la democrazia, i diritti umani, lo stato di diritto e la giustizia economica globale”. Vanno ristrutturati i debiti contratti dai Paesi del sud del mondo e all’interno dell’area euro. L’Unione deve abbandonare la stagione dell’austerity per tutelare i diritti sociali e finanziare gli investimenti per una transizione equa;
  • Diritto di iniziativa legislativa per il Parlamento Europeo e superamento del voto all’unanimità nel Consiglio dei ministri dell’UE. Va poi introdotta “una legislazione esaustiva sulle attività di lobbying a livello europeo”. […] “Garantire il rispetto, la piena applicazione e il rafforzamento del regolamento di condizionalità dei fondi UE al rispetto dello stato di diritto”;
  • Rafforzare il Green Deal costruendo una “indispensabile dimensione sociale”, che passa ad esempio per l’istituzione di un “Fondo europeo per gli investimenti ambientali e sociali di almeno 2.000 miliardi di euro, per finanziare investimenti green, trasporto pubblico ed efficientamento energetico delle case, favorendo le persone con maggiore difficoltà economiche nell’accesso agli incentivi”;
  • Nel breve periodo va approvata un’imposta UE sugli extraprofitti energetici per finanziare un tetto al prezzo del gas e dell’elettricità. Entro il 2040 cessare l’uso di carbone, petrolio e gas, alimentando l’Europa al 100 per cento da energie rinnovabile. No al nucleare e ai Sussidi ambientalmente dannosi (SAD);
  • Promuovere l’Europa dell’economia circolare e a rifiuti zero, che riduce l’uso di plastica, contrasta la distruzione delle merci invendute e modernizza i sistemi di smaltimento;
  • Istituire un’imposta europea sui grandi patrimoni e sui beni di lusso, alla base dell’insostenibile stile di vita degli ultra-ricchi. Contrastare i paradisi fiscali e armonizzare la tassazione sulle rendite finanziarie e i redditi da capitale così da abbattere la concorrenza fiscale aggressiva;
  • Sì a un reddito minimo europeo, all’indicizzazione dei salari all’inflazione in tutti gli Stati membri e all’aumento dei Fondi sociali. “Promuovere la creazione di una industria farmaceutica pubblica europea, che investa sulla ricerca e garantisca prezzi equi per i farmaci e i vaccini prodotti”. Potenziare in termini di indipendenza e robustezza il controllo che l’Agenzia Europea del farmaco (EMA) effettua prima di approvare nuovi farmaci. “Prevedere sempre la presenza di un ente indipendente senza fini di lucro, privo di connessioni con l’azienda che richiede l’autorizzazione”;
  • Potenziamento del sistema di accoglienza a livello europeo, in particolare attraverso un meccanismo vincolante di redistribuzione dei richiedenti asilo. Riconoscere lo status di rifugiato climatico e predisporre un sistema di visti UE nei Paesi di partenza. “Proteggere e sostenere ogni attività di soccorso umanitario e fermare la criminalizzazione delle ONG di soccorso in mare”. No all’esternalizzazione delle frontiere (si pensi agli accordi con la Libia o la Tunisia);
  • “L’Europa dell’agricoltura biologica e del cibo sano senza pesticidi”, per cui è necessario passare da un modello di produzione agricola per l’esportazione a uno di sovranità alimentare” (che poco ha a che vedere con la forma speculativa data dal governo Meloni). Allo stesso tempo vanno eliminati i finanziamenti agli allevamenti intensivi. Il tutto si inserisce nella più ampia strategia di tutela della biodiversità.

La comunicazione politica

L’Alleanza Verdi-Sinistra Italiana ha optato per una presenza minimal sui social, dove sostanzialmente si è limitata a fornire in pillole le proprie linee programmatiche, l’aggiornamento costante del suo sito web e una campagna vecchio stile, fatta di incontri e comizi in cui far conoscere i candidati e spiegare le misure che si intendono realizzare in sede europea. È evidente il tentativo di arrivare alle nuove generazioni, come dimostra l’attenzione verso i temi della loro agenda. Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, ha pubblicato diversi post in cui ha parlato di genocidio in corso a Gaza, di stipendi bassi e povertà giovanile, di cambiamento climatico.

L’avvicinamento all’orbita giovanile è stato tentato anche da Arianna Bettin, che ha pubblicato sui social le parti tagliate dei suoi spot elettorali, con tanto di citazioni sparse alla serie televisiva Boris. Più assenteista sui social Angelo Bonelli, il portavoce dei Verdi.

In poche parole

Alleanza Verdi-Sinistra Italiana è la lista che, insieme a Pace Terra Dignità, affronta maggiormente la questione palestinese, prevedendo diverse azioni concrete. Viene auspicato il sostegno alle richieste presentate dal Sud Africa alla Corte Internazionale di Giustizia, dove Israele sta rispondendo alle accuse di star realizzando un genocidio a Gaza, la definizione di “sanzioni, interrompere qualsiasi fornitura di armamenti e tecnologia utilizzabile a fini bellici e chiedere la sospensione dell’accordo di associazione tra l’Unione Europea e lo Stato di Israele”.

Altro punto strutturato è la gestione del fenomeno migratorio, su cui AVS ha voluto lanciare un chiaro messaggio politico candidando Mimmo Lucano, ideatore del Modello Riace, di recente riabilitato dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria.

I Verdi cercano di rilanciare il proprio percorso europeo in un Paese in cui non si è dato seguito al vento favorevole degli anni ’80 (al 1987 risale il referendum che ha sancito l’abbandono del nucleare in Italia, fortemente promosso e rivendicato dai Verdi), restando ai margini della vita politica. Allo stesso tempo Sinistra Italiana cerca di lasciarsi alle spalle la sconfitta del 2019 – quando la lista La Sinistra composta, oltre da SI, da Rifondazione Comunista (oggi con PTD), èViva, Partito del Sud, L’Altra Europa con Tsipras e Convergenza Socialista ha raccolto l’1,7 per cento dei voti – puntando a superare la soglia di sbarramento  con l’ormai consolidata alleanza con i Verdi.

[di Salvatore Toscano]

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