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Speciale elezioni europee 2024: il programma di Fratelli d’Italia

A circa venti giorni dal voto dell’8 e 9 giugno ha fatto la sua comparsa il programma elettorale di Fratelli d’Italia. Ad anticiparlo, nelle settimane scorse, slogan e cartelloni disseminati nelle città dello stivale. Si pensi, ad esempio, allo scambio di accuse con la giunta campana guidata da Vincenzo de Luca, che a febbraio aveva tappezzato Napoli e dintorni con le scritte “il governo Meloni tradisce il sud” e “il governo Meloni chiude i pronto soccorso”, in riferimento al blocco dei fondi di sviluppo e coesione. Fratelli d’Italia ha replicato, scaricando proprio su De Luca le inefficienze della Regione. Sulla diatriba è intervenuto il Consiglio di Stato, dando [1] ragione alla Campania e riconoscendo dunque le responsabilità del governo.

Carta d’identità: Fratelli d’Italia

Leader: Giorgia Meloni

Orientamento: Estrema destra. Tra le ideologie si annoverano nazionalismo e conservatorismo.

Gruppo politico al Parlamento europeo: Conservatori e Riformisti Europei (ECR)

Ultima legislatura: 5 eurodeputati eletti

I capolista nelle cinque circoscrizioni: Giorgia Meloni (tutte)

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Programma

Le votazioni in Europa

La comunicazione politica

Giorgia Meloni ha capito come conquistare il pubblico. Attraverso lo strumento del framing, dunque del come viene “confezionata” una notizia o anche una semplice parola, la leader di Fratelli d’Italia nonché presidente del Consiglio si è dimostrata capace non solo di rispedire al mittente le critiche ma anche di cavalcarle per aumentare il consenso popolare. Le opposizioni la accusano di aver trasformato il servizio pubblico d’informazione nel suo giocattolo personale, nella Telemeloni? Lei risponde rinominando così la sua rubrica web “Gli appunti di Giorgia”, sgonfiando e delegittimando la protesta. Pochi giorni fa la leader di Fratelli d’Italia ha sfruttato l’inaugurazione di una struttura sportiva a Caivano per togliersi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, presentandosi [15] a quest’ultimo come «quella stronza della Meloni». Il video è andato virale, riscuotendo ampio consenso dal suo elettorato (e non solo).

In poche parole

Dopo essersi affermato come primo partito alle elezioni legislative del 2022, Fratelli d’Italia parteciperà al voto dell’8 e 9 giugno da favorito. Il peso dell’aspettativa si è fatto sentire e la leader, nonché presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ha deciso candidarsi come capolista in tutte e cinque le circoscrizioni elettorali in cui è divisa l’Italia. Una mossa condivisa da altri leader con incarichi governativi o parlamentari, come Antonio Tajani, Carlo Calenda o Elly Schlein, e definita negli ambienti politologici come voto-truffa. Questo perché attrae voti – soprattutto dagli indecisi, facendo leva sul fascino personalistico degli ultimi decenni – senza però arrivare al risultato promesso: l’incarico da europarlamentare verrà infatti rifiutato, così da mantenere la posizione attuale, e i voti raccolti aiuteranno gli altri candidati della lista ad arrivare a Strasburgo.

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Giorgia Meloni e Joe Biden.

Il programma presentato da Fratelli d’Italia conferma [17] la metamorfosi iniziata con la scalata al potere. Riposti i vessilli più sovranisti in soffitta, il partito guidato da Giorgia Meloni mostra un volto accondiscendente nei confronti della NATO, non mette più in discussione il ruolo della BCE o dell’euro. Per quanto conservatrice, la linea sul fenomeno migratorio si mostra scevra della vecchia retorica sul blocco navale. Fratelli d’Italia cerca dunque il compromesso, tra la presenza nell’ECR e una nuova identità.

Il programma si mostra carente e vago in politica estera. Manca una posizione chiara sui negoziati in Ucraina o nei confronti di Israele, protagonista di un genocidio a Gaza. Quest’ultima non viene mai nominata. Al massimo si cita il sostegno alla missione Aspides, “sotto il comando tattico italiano, avviata per garantire la sicurezza della navigazione delle navi UE nel Mar Rosso e tutelare l’economia italiana ed europea”. L’operazione è contro gli Houthi, il gruppo ribelle dello Yemen, che da mesi cerca [18] di far pressione su Israele e sui suoi alleati, attaccando le navi dirette a Tel Aviv.

C’è incertezza anche nei confronti della direttiva Bolkestein, su cui Fratelli d’Italia si è limitato ad affermare l’intenzione di “garantirne la corretta applicazione”, senza specificare altro. Nel programma appare invece chiara la strizzata d’occhio alla protesta dei trattori, a cui abbiamo dedicato il Monthly Report [19] n. 32. È presente un ammiccamento anche al Sud Italia, che però fa fatica ad attecchire visto il piano, a livello nazionale, dell’autonomia differenziata presentato dal governo Meloni. Una misura che rischia [20] di spaccare il Paese, facendolo correre ancor di più a due velocità.

[di Salvatore Toscano]