Il Presidente keniota, William Ruto, ha annunciato di aver ritirato la proposta di legge finanziaria che avrebbe imposto notevoli aumenti delle tasse e che ha scatenato violente proteste in tutto il Paese. Negli scorsi giorni, i manifestanti hanno infatti preso d’assalto il Parlamento, a Nairobi, e lanciato manifestazioni in tutto il Kenya, annunciando ulteriori azioni per questa settimana. Sono almeno 23 i manifestanti morti nel corso degli scontri con la polizia, mentre sono decine i feriti. La mossa di Ruto è vista come una vittoria rilevante per un movimento di protesta guidato dai giovani e cresciuto online, il quale è stato in grado di dar vita a raduni di massa per chiedere una revisione delle politiche del Paese. Si tratta di una delle crisi più gravi della storia recente del Kenya e della presidenza di Ruto. Alcune frange di manifestanti hanno annunciato sui social media che, nonostante il passo indietro del Presidente, avrebbero continuato con le proteste anche nella giornata di oggi, per chiedere le complete dimissioni del Presidente.
L’annuncio del ritiro della nuova finanziaria di adeguamento alle richieste del Fondo Monetario Internazionale è stato rilasciato ieri in una nota stampa del Presidente. Nel comunicato, Ruto promette di organizzare – entro i prossimi 14 giorni – un incontro “multisettoriale e multilaterale” per ridiscutere il disegno di legge e la “necessità di misure di austerità“. A proposito di tagli alle spese pubbliche, nella nota di Ruto si legge anche che il Presidente ha “ordinato l’adozione” di ulteriori decurtazioni che coinvolgono l’ufficio presidenziale fino a toccare “l’intero esecutivo“. Malgrado le promesse, alcuni dei dimostranti hanno già annunciato la volontà di procedere con la lotta, fino a che il Presidente non rassegnerà le proprie dimissioni. Non sono infatti pochi gli attivisti che reputano che con la mossa di ieri Ruto stia solo provando a prendere tempo, e che in verità egli abbia ancora intenzione di firmare la legge. A tal proposito, sui social è uscito il nuovo hashatg “RutoMustGo“, ed è stata lanciata la proposta di occupare la residenza presidenziale a Nairobi.
Il moto di protesta dei giovani kenioti va avanti ormai da giorni, ed è scoppiato dopo che il Presidente Ruto ha redatto, su pressione del FMI, la cosiddetta Finance Bill, il disegno di legge sulle finanze pubbliche che prevede l’introduzione di nuove tasse e l’aumento della spesa pubblica nel Paese per una cifra complessiva di 2,7 miliardi di dollari. Il disegno di legge è passato in terza lettura e prima dell’annuncio di ieri, era in attesa della sola firma del Presidente, motivo per cui martedì 25 giugno, al culmine delle proteste, i manifestanti sono arrivati ad assaltare il parlamento di Nairobi.
[di Dario Lucisano]
FMI=morte per fame
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