Nonostante l’annuncio del presidente William Ruto sul ritiro della contestata legge finanziaria che avrebbe imposto notevoli aumenti delle tasse e che ha scatenato violente proteste in tutto il Paese, le manifestazioni non sembrano essersi ancora arrestate. I protestanti hanno commemorato le persone rimaste uccise in questi giorni di scontri continuando a manifestare non solo nella capitale, ma anche in altre città come Mombasa e Migori. Secondo l’organizzazione di giornalisti Kenyans inoltre, a Mombasa la polizia avrebbe sparato proiettili veri contro i manifestanti, anche se attualmente non risultano segnalati né feriti né vittime. Altri reporter hanno segnalato che le proteste di oggi «non sono meno intense di quelle dei giorni precedenti».