giovedì 21 Novembre 2024

Ustica, Mattarella, Gracis: il comunicato de L’Indipendente

La notizia oggi è su tutti i giornali e su tutti i telegiornali: il Quirinale, attraverso un comunicato, ha indirettamente fatto riferimento a Matteo Gracis, fondatore de L’Indipendente, per un post giudicato falso in merito alle responsabilità del Presidente della Repubblica sul segreto di Stato ancora in vigore sulla strage di Ustica. Al di là del merito della vicenda, quello che qui ci preme sottolineare e denunciare è come, da parte di diverse testate, la vicenda sia stata utilizzata per colpire il nostro giornale, spesso affiancato alla vicenda negli articoli sul tema.

L’accaduto, in breve, è questo. Matteo Gracis ha pubblicato questo post su X: “E anche quest’anno è arrivata la consueta dichiarazione del ‘nostro’ Presidente della Repubblica sui fatti di Ustica con l’appello sulla mancata verità: «Ferita aperta, i Paesi amici collaborino». Questo ‘signore’ è lo stesso che nel giugno del 2020 ha prorogato di 8 anni il segreto di Stato proprio sui documenti relativi al caso Ustica e sapete con quale motivazione? Riporto testuali parole: «La verità farebbe male all’Italia»”. A rispondere è stato direttamente l’ufficio stampa del Presidente Mattarella che, senza nominare l’autore, ha scritto: “La notizia è palesemente falsa. Il Presidente della Repubblica non ha alcuna competenza sul segreto di Stato. Il Presidente Mattarella non ha mai pronunciato le parole che gli vengono attribuite. È ignobile e vergognoso far circolare sul web tali menzogne. Il contenuto dei post e dei relativi commenti è stato segnalato alle autorità competenti per accertare se sussistano estremi di reato“. La durezza del comunicato del Quirinale ha richiamato all’ordine tutte le testate mainstream, che da Il Sole 24 Ore a La Repubblica, passando per il Tg3 e Studio Aperto, hanno trattato la vicenda, al solito condendo il contenuto con l’utilizzo di tutte le parole chiave che servono a demonizzare l’avversario di turno, come le immancabili «complottismo» e «putinismo». Al solito, inoltre, le testate non hanno riportato la rettifica di Matteo Gracis, che ha specificato: “La dichiarazione «La verità farebbe male all’Italia» non è stata pronunciata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella bensì da Palazzo Chigi nel 2020. Devo inoltre precisare che la proroga del segreto di Stato è affidata dalla legge italiana al Presidente del Consiglio e non al Presidente della Repubblica“.

Non ci interessa qui entrare nel merito della vicenda, nata evidentemente dall’attribuzione al Presidente Mattarella di una decisione che venne presa invece dall’ex Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel 2020. Un errore oltretutto fortuito, dato che lo stesso Gracis aveva riportato correttamente la vicenda sul proprio blog. Responsabilità eventuali, così come le effettive possibilità politiche di Mattarella (del quale non sono note dichiarazioni contrarie alla proroga del segreto di Stato ad affiancare il consueto e annuale appello retorico alla ‘ricerca della verità’) saranno verificate altrove.

Quello che qui ci preme è rimarcare come l’occasione sia stata utilizzata in molti articoli per citare a sproposito L’Indipendente, vedendo nella vicenda una ghiotta occasione per provare a colpire un giornale che, evidentemente, fanno finta che non esista – evitando attentamente di citarlo anche le volte in cui lo utilizzano come fonte – ma conoscono bene.

Utilizziamo anche l’occasione per spiegare una cosa che nelle redazioni dei giornali conoscono molto bene, ma evidentemente ricordano solo in modo selettivo quando gli fa comodo. I social di Matteo Gracis non rappresentano il quotidiano L’Indipendente, ma solo – come è ovvio che sia – dei canali comunicativi personali. Gracis, come ampiamente pubblico, è cofondatore de L’Indipendente e socio del Consiglio di Amministrazione della società editoriale L’Indipendente Srl, ma non ricopre ruoli all’interno della redazione giornalistica del giornale. Ogni tentativo di utilizzare il caso per colpire la reputazione de L’Indipendente è intellettualmente disonesto ed evidentemente studiato a tavolino.

Tornando al nocciolo della questione, non resta che notare come anche questa vicenda si utilizzi per parlare del dito anziché della luna. Dopo 44 anni, la Strage di Ustica, una delle più oscure vicende della storia italiana nella quale persero la vita 81 persone, è ancora priva di una verità ufficiale ed ogni tentativo di arrivare ad una verità completa continua ad essere ostacolato anche da parte istituzionale, come rivelato pochi mesi fa dall’ex presidente del Consiglio, Giuliano Amato. Se i media continuassero a tenere alta l’attenzione per ottenere verità e giustizia anziché prestare il fianco alle polemiche su un post social, non sarebbe meglio?

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45 Commenti

  1. Inizialmente non avevo molta stima dell’Indipendente proprio perché Matteo Gracis è tra i fondatori. Mi sono abbonato solo dopo un po’ quando ho visto che non comparivano più articoli con la sua firma e che gli articoli, a differenza degli interventi di vario genere di Gracis, erano equilibrati e basati su fonti verificate e verificabili.
    Gracis non è certo una cattiva persona, ma quello di sparare c***ate per non voler verificare che non lo siano è un suo vizio costante. Ricordo che tempo fa gli inviai un messaggio a proposito di cose false che aveva scritto facendogli notare che se si vuole combattere la disinformazione non lo si può fare con disinformazione di segno contrario, ma è di primaria importanza verificare scrupolosamente ogni singola notizia. Mi rispose molto gentilmente, dicendo che in futuro avrebbe tenuto conto delle mie osservazioni, ma dopo pochi giorni trovai di nuovo, non ricordo se nel suo sito o su YouTube, altre notizie farlocche. Evidentemente è più forte di lui.
    Il fatto è che con questo genere di comportamenti rischia di screditare non solo l’Indipendente, anche se ormai c’entra poco con lui, ma tutti movimenti d’opinione che appoggia.

  2. Una domanda. Ma tutti i decreti e le leggi non passano alla firma del Presidente ? Quindi come fa a dire che non c’entra? C’entra eccome. ll garante della Costituzione serve solo a “non si invochi la libertà per sottrarsi al magico elisir?” Forza Gracis. Forza l’Índipendente. Mentone Mentana ne ha sparate cento volte piu grosse e lo chiamano pure a fare il fals creckers.

  3. Ho letto ieri sera i commenti e meditato per un po’ (nel frattempo se ne sono aggiunti altri invero poco rilevanti) e con tristezza e una punta di orgoglio (per Gracis) trovo ora una drammatica chiave interpretativa.

    CARISSIMI COMMENTATORI,
    Davvero credevate che Matteo Gracis fosse infallibile o, per lo meno, irreprensibile?
    Nemmeno a me fa piacere riscontrare un errore da parte di una figura iconica dell’informazione quale è diventato Gracis in questi ultimi anni ma… Sapete cosa? È un essere umano, fallibile e, come voi, soggetto a pulsioni, specie nella sfera “privata” della propria personale voce.

    Diversamente da Mattarellla, Conte, Draghi, Meloni e troppi altri, Gracis non ha alle spalle un ufficio stampa personale, non ha una Segreteria, né un Tthink tank” pagato dai contribuenti o peggio, da una danarosa lobby di potere.

    Magari si è bevuto due “ombre” e ha unito i puntini di una trama chiarissima a tutti i pensanti, sbagliando però la parte “scientifica” del lavoro del giornalista e si è sfogato (bravo mona!) sul proprio profilo personale…
    Pensate a tutte le cazzate che scrivete voi quando avete bevuto due bicchieri di vino… Eh, ma voi non site Gracis!
    No, certo che no.

    Il tranello in cui TANTI DI VOI sono caduti è quello di giudicare l’operato di Gracis come se si trattasse di un Messia di cui, improvvisamente, si è dimostrata la fallibilità.

    L’assioma è semplice: l’onesto è un Messia e non può sbagliare, se sbaglia una volta non può essere il Messia.
    Dal disonesto ci si può aspettare qualunque cosa… Per questo non sbaglia mai: anche l’errore in fondo è creato ad arte per mettere scompiglio e quindi è un genio del male anche quando sbaglia. Così sarà sempre infallibile.

    Certo, Gracis è fallibile, e ha pure commesso uno svarione!
    Però davvero mi piacerebbe vedere tanta attenzione e levate di scudi per per tutte le spudorate balle profuse da “illustri” rappresentanti della vita politica e dell’informazione italiana quante ne ho lette per un errore di un semplice Matteo Gracis (SINTOMO: i commenti su questa piattaforma rispetto a qualunque altra notizia pubblicata qui).

    Nella migliore delle ipotesi siete caduti e cadute nella “sindrome del Messia”, costruita ad arte da persone disoneste e professioniste della manipolazione.

    • Lee70 (tra l’altro credo siamo coetanei!), sono uno di coloro che ha speso una parola per criticare Gracis: nessuna sindrome particolare, nessuna idolatria per il buon MG, solo la semplice richiesta che queste cose non accadano più, in primis l’errore di MG, quindi l’articolo della redazione che, pur sottolineando a ragione l’attacco subito dalle testate mainstream (ci si poteva aspettare altro??), si presenta come una “sterile” autodifesa.

      MG e l’Indipendente rappresentano un unicum nell’informazione nazionale, sono una spina nel fianco per tutti coloro che sono allineati in modo bieco (per comodità, pigrizia o interesse) al “pensiero unico”, proprio per questo DEVONO essere INFALLIBILI… o quasi, almeno ;-).

      Mica disdico l’abbonamento per uno scivolone, eh?

      Mentre invece vorrei poter smettere di pagare l’abbonamento RAI, accettando ben volentieri di non guardare più l’immondizia che propinano come TG (film ed altri contenuti son talmente pieni di pubblicità che si dovrebbero pagare da sè… e cmq potrei rinunciare anche a quelli!), sono perfino riusciti a “riallineare” il poco senso critico che trapelava ogni tanto da RaiNews (tant’è che i giornalisti di questa testata sono in subbuglio). Ma questo è un altro discorso…

  4. Peccato per l’errore di Gracis, come sempre solo chi non fa non sbaglia, ma trovo utile sommessamente ricordare chi è il presidente italiano (che non mi rappresenta), e cosa ha fatto, ai tanti che oggi si stupiscono dell’errore https://www.byoblu.com/2024/04/05/nato-non-aggressiva-mattarella-dimentica-le-bombe-del-99/ forse possiamo parlare di lapsus freudiano … colgo l’occasione per rinnovare il mio sostegno alla redazione.

    • Ma cosa dice ??? Se per Lei questo è un esempio di “lapsus freudiano” è fin troppo chiaro e lampante che Lei MANCO SA COSA SIA !!!!!

      Ma per favore !!! Capisco che oggigiorno l’attrazione fatale e magnetica di rendersi “visibili” in un modo o nell’altro sia irresistibile e le occasioni non manchino, ma da qui a esibire la propria ignoranza ce ne passa.

      Quanta pusillanimità e quanta ipocrisa ! La si taglia col coltello ! “Peccato per l’errore” E’ beh si sa, siamo tutti peccatori su questa Terra. Una breve penitenza per non cadere in altre tentazioni ; morigeratezza nel cibo, bevande e….altro, per qualche giorno e poi, in sella come di prima.

  5. Caro Matteo Gracis,
    una simile manifestazione di pressapochismo da parte tua non me la sarei aspettata, esigo da te e dall’Indipendente la massima precisione sui fatti che pubblicate, dite sempre che le notizie che pubblicate sono accuratamente verificate e allora sappiate fare il vostro lavoro onestamente secondo la vostra deontologia professionale!
    Anche se il tuo post è un fatto del tutto personale rimane sempre subordinato al fatto che comunque tu rappresenti di fatto L’Indipendente, a maggior ragione considerato che ne sei il fondatore.
    Auspico che in futuro non debba più vedere cose del genere, come abbonato da diverso tempo mi dispiacerebbe molto rivedere la mia posizione.
    Sinceramente, Gabriele Giorgio Bianco

    • “una simile manifestazione di pressapochismo”

      Si veda alla voce : tirarsi la zappa sui piedi.

      Tuttavia, temo che siamo in pochi ad esigere “la massima precisione sui fatti che pubblicate”. In questa, come per altre fonti che si erigono a garanzia della qualità dell’informazione ecc ecc, noto una cospicua percentuale di tifosi, di sostenitori incondizionati che non sanno o non vogliono esercitare il loro spirito critico.

        • Ho argomentato più che abbondantemente la mia posizioe nei vari commenti da me scritti ai quali cihunque, se crede, puo’ rispondere corroborando la sua opinione; si chiama dialettica, cio’ che lei evidentemente manco sa dove sia di casa.
          Che poi lei mi consideri un “abbonato” di….serie B ? serie Z ? poco credibile ? o meno credibile di lei ? e che riduca le mie argomentazini a un’azione volta a denigrare MG, la dice lunga sulla sua grettezza ed ignoranza crassa, caretteristiche che lei non esita a mettere in bella mostra com’è oramai irresistibile pratica corrente nelle varie piattaforme e che, evidentemente, non risparmia nemmeno una testa come L’INDIPENDENTE.

          Prosit !

          • Mi riferivo squisitamente alla pomposità e invero vacuità dell’intervento, di grazia! La più che abbondante argomentazione, specie in replica, denota altresì vanità e pregiudizio. Molti auguri, in tutti i casi 😉

  6. Caro Matteo Gracis,
    una simile manifestazione di pressapochismo da parte tua non me la sarei aspettata, esigo da te e dall’Indipendente la massima precisione sui fatti che pubblicate, dite sempre che le notizie che pubblicate sono accuratamente verificate e allora sappiate fare il vostro lavoro onestamente secondo la vostra deontologia professionale!
    Anche se il tuo post è un fatto del tutto personale rimane sempre subordinato al fatto che comunque tu rappresenti di fatto L’Indipendente, a maggior ragione considerato che ne sei il fondatore.
    Auspico che in futuro non debba più vedere cose del genere, come abbonato da diverso tempo mi dispiacerebbe molto rivedere la mia posizione.
    Sinceramente, Gabriele Giorgio Bianco

    • Se posso suggerirti un modo per rivedere la tua posizione, potrebbe essere quella di prender atto di quello che viene ben sottolineato da questo articolo, ossia che Gracis non rappresenta affatto l’Indipendente e soprattutto non ci scrive più articoli. La sua qualifica di cofondatore non è reversibile. Casomai si potrebbe chiedere a Gracis di dare le dimissione dal consiglio di amministrazione, per evitare di danneggiare il giornale con le sue leggerezze.

  7. “Ciò detto mi scuso per le imprecisioni” Scrive Matteo Gracis nella rettifica. C’avrei giurato !

    Nell’ultimo mezzo secolo l’Italia ha sviluppato una vera e propria cultura – diventata oramai riflesso pavloviano – dello scusarsi dopo aver detto, dichiarato o agito in modi che vanno dallo scorretto al delittuoso e al criminale (gli esempi sono quasi quotidiani e riguardano il comune cittadino come il noto personaggio mediatico, sia esso politico, imprenditore, personalità dello spettacolo ecc ecc). Spesso stupisce, per cosi’ dire, la prontezza e l’immediatezza con la quale dette scuse sono espresse tanto che un giorno o l’altro ci sarà chi si scuserà PRIMA di aver compiuto il suo ERRORE. Mi sono scusato, cosa vai ancora cercando ???

    Nel Bel Paese del Mondo Buono soffocato da secoli di falsa morale religiosa – pentirsi dei propri peccati per poi ricominciare tale e quale il giorno dopo – siamo tutte pecorelle smarrite, errare è umano e via blaterando. E siamo nel 2024.

  8. Negli interventi più critici si continua a commentare e a criticare l’intervento di Matteo Gracis come fosse un intervento dell’L’Indipendente” e questo è scorretto e impreciso. La rettifica è vista come fattore secondario ed anche questo non è corretto ma si può capire vista la totale originalità della cosa per i giornali mainstream. Rimane un fatto che non può essere dimenticato. Gli ultimi Presidenti della Repubblica, carica che rispetto per l’altissimo valore democratico e repubblicano, si sono dimostrati, nei fatti e nelle parole, poco propensi a controllare e difendere i diritti fondamentali della Costituzione che i nostri Ministri del Consiglio hanno, anche in modo palese, dichiarato essere un ostacolo e un freno ai loro programmi politici. In questi ultimi anni il silenzio o gli interventi dei Presidenti non hanno mai brillato per qualità e rispetto per gli italiani e la Costituzione. Che il ruolo dell’Italia si quello di vassallo di interessi e politiche a noi esterne è alla luce del sole ma non si può accettare che anche le più alte cariche dello Stato si lascino manipolare in modo così invasivo e autoritario. Per chiarire ad alcuni interventi vorrei anche far notare che il Quirinale è, di fatto, espressione diretta del pensiero del Capo dello Stato.
    All'”L’Indipendente” vorrei esprimere un grazie per il lavoro che fate.

  9. Il minimo che si possa dire è che la vicenda è quanto mai confusa.
    Da una parte un cofondatore della testata che pubblica un commento non ufficiale – riguardante tuttavia nientemeno che il Presidente della Repubblica e una delle vicende più dolorose che hanno afflitto e continuano ad affliggere l’Italia – cui segue una rettifica che non puo’ che screditare l’attendibilità dello stesso autore, che non è certo un Pinco Pallo qualsiasi. Pensarci prima no ?
    Dall’altra, la redazione della detta testata cui preme precisare che “I social di Matteo Gracis non rappresentano il quotidiano L’Indipendente, ma solo – come è ovvio che sia – dei canali comunicativi personali” ma che si sente comunque chiamata in causa, ecc ecc Mi pare che ce ne sia abbastanza.
    Al netto dell’arcinoto clima che permea l’informazione mediatica in Italia – come oramai in tutto il mondo – faccio notare che L’INDIPENDENTE nelle sue ripetute campagne promozionali – non ultima quella che invita gli abbonati a scaricare “la app che ti CAMBIA LA VITA” – si pone come paladino della verità. Questo proclama che suona come uno spot pubblicitario seduce sicuramente chi aspetta di essere salvato da l’improbabile taumaturgo – colui o colei che, appunto, detiene la verità – il quale sarà oggetto di “adorazione” come scrive una lettrice. Non è il mio caso che dalle fonti d’informazione alle quali attingo (e sono diverse) non aspetto nient’altro che la dovuta coerenza, indispensabile ingrediente per nutrire il proprio spirito critico.

  10. Il Presidente Mattarella è tutto tranne che baluardo dei diritti costituzionali! E se lo fosse dovrebbe ricordare di fare luce sulle stragi ,ogni giorno ed avrebbe dovuto opporsi alla decisione di Giuseppe Conte per la proroga del segreto di Stato su Ustica, o no ? !

  11. Sia chiaro, adoro Matteo e l’indipendente. Purtroppo, a differenza dei giornalini sponsorizzati, non possiamo permetterci neppure l’errore grammaticale, figuriamoci questo. Vero è, che per confondere le menti popolari, mostrano il dito e nascondono la luna

    • L’autorevolezza e la credibilità di un soggetto – sia esso singolo individuo o collettivo e a maggior ragione quando quest’ultimo è di pubblica utilità – sta nel riconoscere quell’errore che lei denota a mezza voce. Errore – grossolano – c’è stato eccome. Punto.

      Additare i soliti noti dei quali sono altrettanto arcinote le politiche editoriali, lamentarsene e erigersi a vittima di un mondo crudele, è un’inutile perdita di tempo e, di fatto, porta acqua al mulino degli stessi antagonisti.

      Infine, credo che un’informazione seria e attendibile dipenda anche dalla giusta distanza con la quale ci si pone, in quanto lettori, nei confronti delle stesse fonti, che hanno sicuramente bisogno di essere sostenute ma non di certo “adorate”.

  12. Non voglio entrare nel merito di questa vicenda.
    Tuttavia ci tengo ad aggiungere una cosa.

    In un momento delicato come questo, di costante attacco alla democrazia e allo stato di diritto da parte dell’esecutivo, il presidente della repubblica rappresenta un baluardo della democrazia e della separazione dei poteri.

    Muovere accuse grossolane che minano alla sua credibilità aiutano il gioco di coloro che preferiscono accorpare potere esecutivo (attualmente governo) e legislativo (attualmente parlamento) nella figura del premier.

    In un momento delicato per la democrazia come il nostro, a mio avviso, i giornalisti non possono limitarsi a scovare singole notizie che possono portare in prima pagina ma devono rendersi conto anche della loro responsabilità morale rappresentando il quarto potere della democrazia. Rendersi conto dell’effetto che hanno le notizie trattate sull’opinione pubblica che presto sarà chiamata a votare sul futuro della nostra democrazia.

    C’è una linea sottile che separa il giornalismo indipendente tra giornalismo che rafforza lo stato di diritto e la democrazia. E il giornalismo indipendente che si porta a casa visualizzazioni con notizie ambigue o ingrandite. Questo giornale ha fatto un lavoro eccellente per rimanere nella prima categoria e mi auguro che rimanga così.

    Commettere un’errore nella previsione del meteo è diverso da commettere un’errore che mina la credibilità del presidente della repubblica nel momento in cui non è mai stato così centrale nel processo democratico dall’inizio della repubblica.

    Il mio non vuole essere un rimprovero ma un monito. Il premieriato è alle nostre porte, i cittadini saranno posti a un bivio tra la costituzione come la conosciamo, che garantisce una netta separazione dei poteri, e l’accorpamento dei poteri in una singola persona.

    Siamo in un momento troppo delicato per commettere errori.

    E da lettore voglio sapere una volta con chiarezza: “l’indipendente” da che parte della storia sarà?

    • Fantozzi avrebbe scritto un commento meno viscido. Il fatto che la presidenza del consiglio perda tempo a fare da ministero della verità e che I giornali sciacalli usino la notizia per attaccare un giornale concorrente che da le notizie che loro non danno è un fatto gravissimo

      • Corrado a mio avviso ha ragione: chi spesso si erge a “giudice” degli altri, chi si vanta di fornire un’informazione “verificata”, etc.etc. non può (semplicemente non se lo può permettere) di fare un errore del genere.
        Poi è vero che l’errore è di Gracis e non dell’Indipendente.
        Ma lui ne è cofondatore e bandiera, figurarsi se il mainstream non ne avrebbe approfittato!!
        E quanto leggo in questo articolo è (purtroppo) molto simile a quanto si legge sulle testate mainstream quando cercano di difendere l’indifendibile.
        C’è poi un aspetto da considerare: Matteo ha “attaccato” Mattarella credendo che fosse stato lui ad estendere il segreto e pronunciare la dichiarazione, se non è stato Mattarella a farlo (ma Conte), decade tutto l’impianto per la reprimenda, e si cade (ahimè) nel ridicolo.
        Grave, molto grave l’errore di Matteo.
        Triste, molto triste la difesa riportata in questo articolo.
        Soprattutto per chi è abbonato da anni (come me)…

      • Punto primo. Debellare come lei fa con due righe approsimative e pseudo-ironiche la riflessione ponderata e argomentata di un lettore che giustamente mette in risalto “la linea sottile che separa il giornalismo indipendente tra giornalismo che rafforza lo stato di diritto e la democrazia” è semplicemente ridicolo e stucchevole, per quanto sia un’abitudine consolidata che indebolisce ulteriormente la già fragile dialettica democratica.
        Punto secondo. E’ lo stesso MG ad aver costretto la redazione della testata a correggere il tiro e quindi a dare il fianco a chi non aspetta altro e si avventa sulla prima ombra che passa.
        Punto terzo. La credibilità e, oserei dire, la stessa vitalità e sopravvivenza dell’informazione e di tutto cio’ che tale esercizio comporta nella nostra travagliata epoca, riguarda direttamente il lettore, che deve far prova di misura e prudenza e, soprattutto, di rispetto per l’opinione altrui.

  13. Se accisate qualcuno deve essere un’accusa fondata. Il presidente della repubblica non è il presidente del consiglio. Se accusate la carica sbagliata vi sottoponete al fuoco incrociato del mainstream, che non aspetta altro per ridicolizzare il giornale. Inutile difendere gracis. Ha sbagliato grossolanamente. Punto. Tutto il resto sono scuse

  14. grazie
    Comunque, se ho capito bene, il post di Gracis conteneva due imprecisioni. Seguite da rettifica. Ho capito bene? Anche se la sostanza è la stessa, e anche peggio, bisogna stare molto attenti. Indipendente coinvolto o no.
    Sorge spontanea una domanda: ma con tutte le raccolte firme che facciamo… Perché non abbiamo fatto una raccolta firme per richiedere la desecretazione dei segreti di stato e di questo in particolare ? Non ne sono al corrente.

  15. Non mi è chiaro che cosa cambierebbe se venisse tolto il segreto di Stato e tutti i giornali scrivessero in prima pagina quello che già si sa. La gran parte dell’opinione pubblica farebbe spallucce e tutti tirerebbero a campare come sempre. Chi da tempo già sa non ha la forza di andare a prendere i responsabili (quelli che ci sono ancora) e di far pagare loro il conto: per questa come per altre tragedie.

      • Salvo che la stessa redazione ha preso le distanze da Gracis, del quale non poteva certamente controllare alcunché, stante che le accuse mosse dallo stesso al Presidente della Repubblica, sono state pubblicate in forma ufficiosa e semi-privata e non dalla testata. E quindi ? Gli tiriamo le orecchie al birbantello e poi lo consoliamo con doppia merenda ?
        Peggio, lo stesso Gracis si è pois “scusato” come il bambino scoperto a rubare la marmellata !!
        Che l’avventatezza del cofondatore de L’INDIPENDENTE potesse costare alla testata una querela da parte del Quirinale lo ha messo in conto ? E che tale querela potesse indebolire il giornale, lo ha valutato ? O siamo all’asilo o nei boy-scouts ?
        La stampa che si dichiara indipendente ha bisogno di un chiaro sostegno critico e la massima vigilanza da parte di tutti, anche noi lettori, non di tifo da stadio o buffetto sulla guancia. La realtà contemporanea è fin troppo complessa e non c’è bisogno di aggiungere confusione a quella già presente. E c’è chi non aspetta altro che l’immancabile passo falso da parte dei “complottisti”…

        Sia chiaro che non difendo affatto certi comportamenti delle massime autorità dello Stato.

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