martedì 3 Dicembre 2024

Giappone: il governo dovrà risarcire le vittime delle sterilizzazioni forzate

La Corte Suprema del Giappone ha ordinato al Governo di pagare i danni a dozzine di persone che sono state sterilizzate con la forza in base a una legge eugenetica ormai decaduta, affermando che la pratica ha violato i loro diritti costituzionali. La sentenza della più alta corte del Paese segna un’importante vittoria per i 39 querelanti e migliaia di altre persone con malattie e disturbi genetici e mentali che erano state sottoposte a procedure mediche senza il loro consenso, per lo più tra gli anni ’50 e ’70. La legge sulla protezione eugenetica del 1948, che è stata abolita solo nel 1996, ha permesso ai medici di effettuare sterilizzazioni forzate per «prevenire la generazione di discendenti di scarsa qualità». Il Governo giapponese ha riconosciuto che 16.500 persone, alcune di appena nove anni, sono state sterilizzate forzatamente in base alla legge. Altri 8.500 soggetti che hanno dato il loro consenso sono stati probabilmente sottoposti a forti pressioni per farlo.

La sentenza della Corte Suprema giapponese è stata rilasciata mercoledì 3 luglio. Essa giudica incostituzionale la legge sull’eugenetica e impone al Governo di risarcire le vittime, negandogli la possibilità di invocare la prescrizione – definita come un eventuale “imperdonabile abuso di potere” – per aggirare il pagamento dovuto. La causa è stata intentata da 39 querelanti, 6 dei quali deceduti nel corso degli anni. Nel verdetto, la Corte Suprema afferma che “il Governo ha attuato politiche che discriminano le persone con disabilità specifiche”, violando così i loro diritti costituzionalmente riconosciuti. La Corte ha anche spinto il Governo a trovare un sistema capace di garantire i risarcimenti alle vittime in tempi celeri, richiesta che – almeno a parole – pare essere stata accolta con favore dal capo segretario di gabinetto dell’esecutivo Yoshimasa Hayashi.

Quella di mercoledì 3 luglio non è la prima volta che la legge giapponese sull’eugenetica viene discussa in ambito giudiziario: in passato c’erano già state quattro sentenze a favore dei querelanti, che avevano imposto al Governo di pagare 16,5 milioni di yen (circa 95.000 euro) alle persone sterilizzate, e 2,2 milioni di yen (circa 12.500 mila euro) alle loro spose. Nel 2019, il Governo aveva invece proposto alle vittime un pagamento una tantum di 3,2 milioni di yen (circa 18.000 euro), rifiutato dai querelanti. Le quattro precedenti sentenze erano poi state ribaltate da una quinta, che aveva invocato proprio il termine di prescrizione di 20 anni, mercoledì giudicato inammissibile dalla Corte Suprema. Ora il caso tornerà nelle mani di un tribunale minore che dovrà attestare la cifra da far pagare al Governo. A tal proposito, Hayashi ha porto le scuse del Governo alle vittime, affermando che l’esecutivo è pronto a risarcirle in tempi rapidi con la somma a loro dovuta.

La legge giapponese sull’eugenetica è stata promulgata nel 1948, ma deve la propria origine alle teorie formulate nel corso del secolo precedente. Idee scientifiche relative alla selezione umana circolavano infatti in Giappone sin dalla nascita della stessa eugenetica, intersecandosi con una serie di dinamiche razziali e di clan. Nel Novecento tali idee hanno iniziato a prendere sempre più spazio all’interno delle politiche del Paese, e sono confluite nella Legge di Eugenetica Nazionale, che si poneva il fine di preservare e rafforzare un presunto “gene giapponese”, difendendolo da difetti e impurità. Nel dopoguerra, la legge nazionale è stata ritradotta in quella del 1948. Nello specifico, essa autorizzava i medici a sterilizzare le persone con presunte disabilità intellettive attraverso pratiche come la vasectomia, messe in atto col fine di selezionare le nascite. Essa è stata abolita solo nel 1996, anche se già negli anni ’80 le sterilizzazioni forzate erano state sospese. Secondo i dati della Corte Suprema, sarebbero circa 25.000 le persone costrette a fare ricorso alla sterilizzazione forzata nel corso degli anni, e la sentenza di mercoledì intenderebbe restituire loro la propria personale dignità.

[di Dario Lucisano]

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1 commento

  1. Nel 1910 viene fondato negli USA lo Eugenics Record Office, diretto da Charles Devenport, con l’incarico di individuare “scientificamente” il 10 % della popolazione col “valore” più basso dal punto di vista genetico e di attivare le procedure per “terminare le discendenze” tramite segregazione e sterilizzazione. Le categorie individuate furono: epilettici, ciechi, muti, carcerati, deboli, psicotici, deformi, ritardati, albini, poveri. Sono soprattutto scienziaati e sociologi a teorizzare la sterilizzazione forzata e la “salute riproduttiva”. In quella prima azione fondata sul principio “scientifico” eugenetico derivato dal malthusianesimo, furono STERILIZZATI 11 MILIONI DI AMERICANI.

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