martedì 3 Dicembre 2024

Una nuova ricerca sul DNA ha compreso meglio come si comporta il cancro al pancreas

Un team di scienziati composto da studiosi britannici e statunitensi, ha condotto una ricerca sul DNA, arrivando a una importante scoperta sul funzionamento del cancro al pancreas che potrebbe rivoluzionare il nostro modo di concepire e affrontare questa precisa forma di tumore: nello specifico, gli studiosi hanno rilevato come il cancro al pancreas sia in grado di disattivare le molecole di uno dei geni più importanti del corpo umano, portando la malattia a crescere e a diffondersi rapidamente. Questa nuova scoperta si configura come un avanzamento particolarmente importante nello studio del tumore pancreatico, tanto che, a detta degli stessi studiosi, essa potrebbe fornire una nuova base da cui partire per sviluppare una cura di quella che risulta una delle più mortali forme di cancro fra tutte.

Il nuovo studio è apparso sulla rivista scientifica Gastro Hep Advances ed è stato condotto da un team composto da ricercatori provenienti da quattro diverse università statunitensi e britanniche. Dalle analisi, condotte sia su tessuto pancreatico sano che tumorale, i medici hanno rilevato come il gene HNF4A aiuti a contenere il tumore al pancreas, “regolandone la crescita e l’aggressività”. Esso, tuttavia, viene disattivato dallo stesso tumore ai primi stadi della malattia mediante un processo denominato “ipermetilazione del DNA”, che permette così al cancro di crescere e diffondersi rapidamente. Lo studio, inoltre, rileva una coincidenza tra la disattivazione del gene e la scarsa probabilità di sopravvivenza del paziente, e conclude che tra le due vi sarebbe una piena correlazione. L’articolo chiude proprio sottolineando che “il silenziamento di HNF4A, mediato dalla metilazione del DNA del promotore, guida lo sviluppo e l’aggressività del cancro pancreatico, portando a una scarsa sopravvivenza del paziente“.

Il cancro al pancreas risulta uno dei più mortali e diffusi tipi di tumori al mondo. Secondo l’Agenzia Internazionale per le Ricerche sul Cancro (IARC), esso sarebbe la dodicesima forma di cancro più comune, e la sesta per numero di morti. In Italia, secondo i dati più recenti, esso risulta il sesto per incidenza (il numero di nuovi casi) con oltre 15.000 casi nuovi nel 2022, e il quarto per numero di morti con poco meno di 15.000 decessi nel 2022. Il cancro al pancreas, inoltre, registra il più alto rapporto di morti per incidenza, tanto che in Italia ogni anno per ciascun nuovo caso di tumore al pancreas, si registra poco meno di un morto, il che significa che ogni volta che una nuova persona si ammala di tumore al pancreas ne muore poco meno di una che già ce lo aveva. Nel Belpaese, inoltre, esso risulta più comune tra le donne che tra gli uomini, per le quali tuttavia la forma di tumore che si rileva con maggior frequenza resta di gran lunga il cancro al seno. Nonostante i numerosi casi e le altrettanto frequenti morti, in Italia la gestione delle persone malate di cancro risulta ancora ben al di sotto delle aspettative, tanto che a chi si ammala di cancro servono 1.800 euro l’anno per cure non garantite.

[di Dario Lucisano]

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