mercoledì 17 Luglio 2024

La Commissione UE ha violato la legge sulla trasparenza dei vaccini

La Commissione Europea “non ha concesso al pubblico un accesso sufficientemente ampio ai contratti di acquisto di vaccini contro la Covid-19”. Così tuona la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (ECJ) a un solo giorno dalla elezione del prossimo Presidente dell’esecutivo comunitario che, dati i pronostici e salvo inaspettati stravolgimenti, dovrebbe terminare proprio con una riconferma di Ursula von der Leyen. La stessa Ursula von der Leyen alla guida di quell’organo che, secondo il Tribunale, avrebbe “concesso solo un accesso parziale” a contratti e documenti relativi ai vaccini, “che sono stati messi in rete in versioni oscurate”. Con ogni probabilità, la sentenza dell’ECJ, in cui tra l’altro non figurano riferimenti diretti alla persona di Ursula von der Leyen, non influirà sulla sua rielezione a capo dell’esecutivo europeo, ma allo stesso tempo rischia di pesare sulla posizione dei Verdi, tra i firmatari del ricorso.

Come comunica il Tribunale, l’infrazione riconosciuta alla Commissione Europea riguarda le clausole dei contratti di acquisto dei vaccini contro il Covid-19 relative all’indennizzo, così come le “dichiarazioni di assenza di conflitto di interessi dei membri della squadra negoziale per l’acquisto dei vaccini”. Nella stipula dei contratti “circa 2,7 miliardi di euro sono stati rapidamente resi disponibili per effettuare un ordine fermo di oltre un miliardo di dosi di vaccino”, ma, nonostante le richieste di trasparenza da parte di privati ed eurodeputati, la Commissione ha mancato di soddisfare tali richieste. Il Tribunale si è inoltre espresso “per quanto riguarda le clausole dei contratti relative all’indennizzo delle imprese farmaceutiche da parte degli Stati membri per eventuali risarcimenti”, sottolineando “che il produttore è responsabile del danno causato da un difetto del suo prodotto e la sua responsabilità non può essere soppressa o limitata, nei confronti del danneggiato, da una clausola esonerativa o limitativa di responsabilità”.

La sentenza dell’ECJ arriva a un solo giorno da quella che pare la preannunciata rielezione di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione Europea. Commissione e von der Leyen sono ormai da mesi sotto i riflettori per la questione dei vaccini, tanto da essere già state interrogate più di una volta, anche dal Parlamento Europeo. La decisione del Tribunale, comunque, può essere impugnata entro due mesi e dieci giorni a decorrere dalla data della sua notifica. Non è tuttavia ancora noto se la Commissione si opporrà alla decisione della Corte.

[di Dario Lucisano]

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