La rete di cooperazione per la tutela dei consumatori (CPC), a seguito di indagini coordinate dalla Commissione europea e guidate dalla direzione generale francese per la Concorrenza, i consumatori e la lotta antifrode, ha inviato una lettera a Meta dove esprime diverse preoccupazioni riguardanti il modello “paga o acconsenti”, il quale prevede un abbonamento per evitare che l’azienda acceda a dati personali per proporre annunci personalizzati. Lo riporta un comunicato stampa pubblicato sul sito ufficiale dell’Unione, il quale spiega che esisterebbero diversi elementi che potrebbero costituire pratiche ingannevoli o aggressive. Si legge che Meta «ha tempo fino al 1° settembre» per «fugare le preoccupazioni espresse», le quali potrebbero portare a misure sanzionatorie in caso ciò non avvenga.