È davvero possibile intervenire sul corso degli eventi meteorologici senza scatenare conseguenze sull’ambiente e sugli ecosistemi? Quanti sono gli esperimenti di geoingegneria attivi nel mondo? E che cosa sono davvero le “scie chimiche”, al di là di credenze diffuse e leggende metropolitane? A queste e a moltissime altre domande cerchiamo di dare risposta in questo nuovo numero del Monthly Report, il periodico de L’Indipendente dedicato ogni mese ad una tematica che riteniamo non sufficientemente approfondita dall’informazione mainstream. E di certo il tema della geoingegneria vi rientra appieno, nonostante si tratti di tecniche che vengono sperimentate sin dai tempi della guerra in Vietnam (per scopi anche militari).
Il numero è disponibile in formato digitale e cartaceo per gli abbonati (qui tutte le info per abbonarsi) ed ora anche per i non abbonati (a questo link).
L’editoriale del nuovo numero: Un tema scomodo
Ci sono temi dai quali i media si tengono rigorosamente alla larga. Troppo scomodo anche solo parlarne, troppo complicato verificare i fatti, troppo alti gli interessi che rischiano di essere disturbati. In questa categoria di argomenti intoccabili, un posto d’onore lo merita
il tema della geoingegneria, cioè l’applicazione di tecniche artificiali di intervento umano sull’ambiente fisico al fine di interferire e modificare il clima o il meteo. A questo tema vasto e molto complesso è dedicato il nuovo numero del Monthly Report, un’inchiesta a cui abbiamo lavorato per mesi, al fine di fare luce in modo analitico, rigoroso e senza filtri su di un tema che solo a nominarlo si rischia di passare per complottisti, ma su cui esistono una vastità di fonti scientifiche e analitiche che ha colpito anche noi. Come spesso accade, infatti, la ritrosia a parlare del tema a livello mediatico non corrisponde al livello scientifico del dibattito, con ricercatori che da tempo si confrontano pubblicamente sulle opportunità e sui rischi di alcune pratiche di geoingegneria.
Dall’anno 2000 ad oggi sono almeno 1985 i progetti di geoingegneria pianificati, conclusi o ancora in corso. Di questi, ne risultano 840 attivi nel momento in cui scriviamo. Dei programmi di geoingegneria attivati o programmati negli ultimi 24 anni, oltre mille riguardano progetti di rimozione dall’atmosfera dei gas serra, attraverso tecniche come lo stoccaggio del carbonio. Almeno 33 progetti riguardano invece tentativi di interferire con le radiazioni solari, riflettendone o deviandone i raggi. Sono poi 327 gli esperimenti di cloud seeding, ovvero l’inseminazione delle nuvole tramite sostanze immesse allo scopo di modificare le condizioni meteorologiche e provocare o scongiurare piogge intense. Progetti di questo tipo si svolgono in tutti i continenti e in buona parte dei Paesi del mondo, e l’Italia non fa eccezione. Anche nel nostro Paese sono infatti attivi progetti ed esperimenti di geoingegneria di cui parleremo nel dettaglio.
In questo nuovo numero del mensile de L’Indipendente abbiamo quindi cercato di assolvere un altro di quelli che credo essere i grandi compiti del giornalismo, ossia prendere in mano temi difficili con l’obiettivo di separare il vero dal falso e gli eventuali rischi reali dalle leggende metropolitane. E lo abbiamo fatto cercando di rispondere a tutte le domande più impegnative sul tema. Senza la presunzione di stabilire verità granitiche e definitive, ma semplicemente di riportare al lettore i dati che siamo riusciti a raccogliere al fine di permettergli di aumentare la comprensione del tema, basandoci su fonti affidabili.
L’indice del nuovo numero
- Le origini della geoingegneria
- La geoingegneria oggi
- Le direzioni della storia: reti e progresso, arte ed entropia, diritti e responsabilità
- Numeri e dati degli esperimenti di geoingegneria a livello globale
- Cosa sappiamo sugli esperimenti di geoingegneria già avvenuti in Italia
- Inseminazione artificiale delle nuvole: una realtà taciuta
- Gli esperimenti di geoingegneria per contrastare il cambiamento climatico
- Stoccaggio di CO2: il vero obiettivo del nuovo business delle multinazionali fossili
- Chi finanzia gli esperimenti di geoingegneria?
- La verità sulle scie chimiche in base a un’analisi delle fonti esistenti
Il mensile, in formato PDF, può essere acquistato (o direttamente scaricato dagli abbonati) a questo link: https://www.lindipendente.online/monthly-report/
Chiedo scusa per l’errore di digitazione nel mio precedente messaggio. Il sito del quale non si fa menzione nel vostro approfondimento è:
geoengineeringwatch.org.
Buongiorno,
Grazie per questo dettagliato approfondimento. Vorrei porre una domanda all’editore in merito all’assenza di riferimento di uno dei più conosciuti siti di approfondimento “libero” e auto finanziato in materia di geo ingegneria, ovvero geoingeneeringeatch.org. il sito di informazione geoengineeringmonitoring.org da voi citato nell’articolo è interessante, ma pur sempre compartecipato da una vasta organizzazione “pro-green deal”, la Heinrich Bell Foundation.