Dopo mesi di avvisi, Il Consiglio Europeo ha avviato la procedura di infrazione per disavanzo eccessivo nei confronti dell’Italia. Oltre a Roma, colpiti anche Belgio, Francia, Malta, Polonia, Slovacchia, e Ungheria. La procedura contro il deficit viene aperta nei confronti di quei Paesi il cui il disavanzo supera il 3% del PIL annuo, e a quelli che presentano un debito complessivo al di sopra della soglia del 60%. Ora l’Italia ha tempo fino al 20 settembre per presentare piani strutturali di bilancio nazionali volti a ridurre la spesa pubblica e rispettare i parametri europei. Roma potrebbe anche essere sottoposta a meccanismi di sorveglianza rafforzata.