Ogni volta che vengono immessi 100 litri d’acqua nella rete idrica italiana ne arrivano all’utente meno di 58: è l’allarme lanciato in un nuovo studio della Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre (CGIA). Nel documento si legge che che gli altri 42 litri si perdono nella rete idrica «datata» ed «in cattivo stato di salute» e che le differenze a livello territoriale sono tutt’altro che indifferenti: mentre nei comuni di Potenza, Chieti e L’Aquila non arriva nei rubinetti delle abitazioni circa il 70% di quanto immesso nella rete, a Milano, Pordenone e Monza le perdite sono inferiori al 14%.