venerdì 15 Novembre 2024

Monsanto pagherà 160milioni di dollari alla città di Seattle per l’inquinamento del fiume Duwamish

Dopo una battaglia legale durata ben otto anni, il colosso chimico della Bayer, Monsanto, sborserà 160 milioni di dollari alla città di Seattle per aver inquinato il fiume Lower Duwamish e potenzialmente danneggiato esseri umani, pesci e fauna selvatica. La causa era stata intentata dalla città di Seattle e riguardava l’inquinamento del fiume locale e del sistema fognario della città con PCB, ovvero sostanze chimiche tossiche impiegate nella produzione di plastificanti e rivestimenti vietate già dagli anni ’70. L’accordo prevede 35 milioni per le attività di bonifica e 125 milioni di dollari per far fronte alle richieste di risarcimento ed è stato definito “il più grande raggiunto in una singola città per quanto riguarda l’inquinamento da PCB” dall’avvocato Ann Davison. L’accordo è stato confermato anche dalla Bayer in un comunicato stampa, nel quale si legge che non vi è comunque «alcuna ammissione di responsabilità o di illecito da parte della società».

I policlorobifenili (PCB), sono composti organici considerati inquinanti persistenti dalla tossicità avvicinatesi in alcuni casi a quella della diossina e si presentano come solidi cristallini incolori o liquidi viscosi. Sono caratterizzati da una bassa solubilità in acqua e da una bassa volatilità, ma risultano solubili in sostanze idrofobe come oli e grassi. Il loro uso commerciale è nato dalla elevata stabilità chimica che li contraddistingue, oltre che alla loro non infiammabilità e da proprietà fisiche come l’essere un ottimo isolante elettrico. Per questo motivo, i PCB hanno trovato impiego come additivi in vernici, pesticidi, adesivi, sigillanti, fissanti e rivestimenti. Il loro uso è declinato sostanzialmente dagli anni settanta a causa di diversi allarmi ambientali e delle controversie riguardanti il loro grado di tossicità.

Motivazioni non estranee alla causa presentata dalla città di Seattle, che ha accusato la Monsanto di aver venduto i PCB dal 1935 al 1977 pur sapendo che avrebbero inquinato l’ambiente e danneggiato i cittadini e la fauna selvatica. I policlorobifenili sarebbero rimasti nella vernice esterna e nello stucco degli edifici e avrebbero così contaminato le acque piovane che sarebbero confluite nel fiume. La causa è iniziata nel 2016 e sarebbe stata oggetto del processo programmato per il 23 settembre, ma il tutto è stato evitato da un nuovo accordo tra le parti: Monsanto pagherà 160 milioni di dollari di cui 35 per la bonifica e 125 per provvedere alle richieste di risarcimento presentate dalla città. La notizia è stata confermata anche tramite un comunicato stampa della Bayer, dove si legge che, nonostante non vi sia «alcuna ammissione di responsabilità o di illecito da parte della società», gli accordi vengono presi in considerazione «solo quando farlo sarà nell’interesse dell’azienda», la quale quindi, in questo caso, avrebbe ritenuto vantaggioso pagare oltre cento milioni di dollari piuttosto che presentarsi a processo.

[di Roberto Demaio]

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