Correva l’anno 1915, quando i governi alleati di Francia, Gran Bretagna e Russia, in riferimento al massacro della popolazione armena da parte dei turchi, introdussero il concetto di “crimini contro la civilizzazione” e di “crimini di lesa umanità”. I termini furono poi ripresi all’interno del Trattato di Sèvres del 1920, con il quale si stabilivano i confini della Turchia a seguito della caduta dell’Impero Ottomano. Questa formulazione giuridica verrà adottata nei processi svolti dalle corti marziali turche a carico dei responsabili degli eccidi contro gli armeni. Il termine “genocidio” comin...
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Scusate non c’è la faccio a leggerlo che di bruttagini ne conosco già abbastanza, vedo che parlate d’Africa e a consolazione posso dire che li le percezioni sono diverse, c’è più adrenalina e quindi si soffre meno il dolore e comunque i criminali che ne sono la causa, sappiamo tutti dove abitano, basterebbe qualche eroe cominciasse farli pagare, sono tutti qui da noi.
Grazie per questo articolo che porta in evidenza in primo luogo , per quanto riguarda l’Africa , i risultati di un colonialismo predatorio. Per quanto riguarda la Mauritania temo che l’ultima azione di Macron in appoggio al Marocco non porti niente di buono. La disumanità comunque regna sovrana in questo mondo privo di valori e di rispetto.
Articolo importante. Peccato che comparirà solo su questa testata, immagino. La narrativa dominante parla solo di Ucraina e di Palestina (e come ne karma e ne scrive!), ma come se non bastasse si ignorano letteralmente altri conflitti e altri genocidi.