Negli ultimi decenni, diversi progetti di geoingegneria sono stati avviati e conclusi anche in Italia. Un numero piuttosto esiguo rispetto a quello di altri Paesi, dove se ne contano a centinaia, ma che testimoniano come anche sulla Penisola vi siano alcuni istituti di ricerca che muovono verso questo tipo di esperimenti, perlopiù portati avanti a scopo meteorologico e climatico. Tale interesse si è sviluppato maggiormente e a velocità costante negli ultimi vent’anni, ma se ne aveva testimonianza anche prima degli anni 2000, grazie a diversi esperimenti per la modificazione del tempo. Secondo ...
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L’articolo è interessante, ma lo paragonerei piuttosto ad una introduzione che non ad una trattazione dell’argomento. Vorrei capire perchè “l’unico che si è reso disponibile a rilasciare una dichiarazione fino ad ora è il professor Stefano Caserini”, tenuto conto poi che nella sua dichiarazione ha dichiarato ben poco.
Che cosa c’è dietro che deve essere tenuto nescosto? di che cosa i media mainstream – come al solito – non stanno parlando?
Grazie
Grazie per aver affrontato il tema riguardante la geoingegneria. Tuttavia, trovo molto riduttivo citare una solo portale che testimoni le sperimentazioni in corso (geoengeneeringmonitoring.org) e un solo punto di vista scientifico (il professore citato nell’articolo) a fronte di decine di testimonianze dirette (piloti, personale aeroportuale, testimonianze fotografiche di liberi cittadini, referti analitici su acque piovane e ghiacciai, ecc.) che pongono quantomeno il dubbio sull’esistenza di esperimenti di geoingegneria non palesati alla maggioranza dei liberi cittadini.
Apprezzo molto il vostro giornale, ma su questo argomento mi sarei aspettata una trattazione da giornalismo d’inchiesta, piuttosto che una rassegna bibliografica “politically correct”.
Esattamente
Sono contento che si inizi a parlare di geoingegneria… Ma spero che riusciate a parlare anche del progetto HAARP, che è strettamente collegato a questo tema.
Grazie