venerdì 27 Settembre 2024

Il governo italiano non vuole che l’UE sanzioni i ministri israeliani estremisti

Al termine della riunione informale dei ministri degli Esteri, svoltasi ieri a Bruxelles, l’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri dell’UE, Josep Borrell, ha riferito di aver formalizzato la proposta di imporre sanzioni ai ministri israeliani colpevoli di diffondere messaggi di odio e incitare a compiere crimini di guerra. La proposta è stata subito rigettata dall’Italia: il ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, ha infatti commentato che non sarebbe questa la maniera ottimale di persuadere Israele a raggiungere un accordo per un cessate il fuoco nel corso dei colloqui al Cairo.

«Ho iniziato la procedura per chiedere agli Stati Membri se considerano appropriato includere nella nostra lista di sanzioni alcuni ministri israeliani che stanno lanciando messaggi d’odio inaccettabili contro i palestinesi e proponendo cose che stanno chiaramente andando contro la legge internazionale e che sono un incitamento a commettere crimini di guerra» ha dichiarato Borrell, dopo l’incontro con i ministri degli Esteri degli Stati membri dell’Unione. «Penso che l’UE non debba avere tabù nell’usare la nostra cassetta degli attrezzi per far rispettare il diritto umanitario. Ma non è una mia decisione. Io ho solo la capacità di proporre. Saranno gli Stati Membri a decidere».

All’indomani delle dichiarazioni rilasciate dal ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich (che aveva definito «giustificata e morale» l’eventualità che Israele «faccia morire di fame 2 milioni di civili» fino alla «restituzione degli ostaggi») e del ministro per la Sicurezza Nazionale Itamar Ben-Gvir (che lo scorso 13 agosto ha provocatoriamente marciato sulla Spianata delle Moschee, iniziativa fortemente criticata e condannata da molte organizzazioni internazionali), l’Alto Rappresentante per la Politica Estera dell’UE ha infatti suggerito che i ministri israeliani che diffondessero questo tipo di messaggi fossero colpiti da sanzioni europee. Dichiarazioni di incitamento all’odio contro i palestinesi e all’uso della violenza contro la popolazione di Gaza non sono nuove per entrambe i ministri, afferenti all’estrema destra israeliana. «L’affamamento deliberato dei civili è un crimine di guerra» aveva sottolineato Borrell, che aveva sottolineato come le frasi del ministro Smotrich «dimostrino, ancora una volta, il suo disprezzo per il diritto internazionale e per i principi fondamentali dell’umanità». In riferimento alle dichiarazioni di Ben-Gvir, Borrell aveva riferito che «l’UE condanna fermamente le dichiarazioni del ministro israeliano», il quale «ha sostenuto la violazione dello status quo» nei luoghi sacri.

Di tutt’altro avviso sembra essere l’Italia. In risposta alla proposta di Borrell, il ministro Tajani ha infatti commentato che «Non è questo il modo di persuadere Israele a raggiungere un accordo per il cessate il fuoco al Cairo». «Credo sia un grave errore – ha commentato il ministro – Una cosa è sanzionare i coloni che hanno compiuto violenze, altra i ministri di un governo in carica. Vorrebbe dire rompere le relazioni diplomatiche con Israele. A chi gioverebbe? Si rischierebbe solo un inasprimento del conflitto e l’impossibilità di far parte dei mediatori». Per il ministro italiano, nell’ambito dell’aggressione israeliana a Gaza le sanzioni avrebbero «solo un effetto di rottura», così come «riconoscere unilateralmente lo Stato di Palestina di concreto purtroppo non porta a nulla». Secondo Tajani, dunque, responsabilizzare Israele in materia di diritto umanitario, chiedendo ai ministri del suo governo di non incitare a compiere gesti di odio o crimini di guerra, sarebbe una strategia che allontana dalla pace e dalla risoluzione del conflitto.

[di Valeria Casolaro]

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9 Commenti

  1. Grazie V. Casolaro.
    Ennesima prova che stiamo vivendo l’assurdo. A partire dal titolo dell’articolo. “…I ministri israeliani estremisti…” !
    Stiamo assistendo ad un genocidio operato da una nazione, riconosciuta e sostenuta a livello internazionale. Credo che sia un evento unico nella storia. Vi prego di correggermi.
    In una nazione, tutta o quasi tutta, impegnata in una azione di genocidio di stato ci sono anche i ministri estremisti!
    E appunto l’europa, invece di bloccare questa inutile, biblica, tragedia, pensa a sanzionare i ministri estremisti? Cosa pensano di fare per punirli? Oscurargli Netflix?
    Siamo ai limiti del baratro… o forse siamo in caduta libera… La nostra consapevolezza è in aumento… finché non raggiungeremo il fondo.

  2. Preferisco andarci coi piedi di piombo, prima di giudicare lasciandomi prendere dall’emozione che pur mi scatenano in prima battuta queste parole. Se ci fermiamo un attimo ad analizzarle, penso che Tajani non abbia proprio tutti i torti. Se poi a questo aggiungo che Borrell è persino peggio di lui (e ne ha dato ormai molteplici prove), il dubbio cresce ulteriormente. Credo che ci vorrebbe ben altro che le sanzioni ai suddetti due farabutti, per “responsabilizzare Israele in materia di diritto umanitario”. Quelli col diritto umanitario ci fanno i coriandoli (e anche questo ahimè lo hanno ampiamente dimostrato).

  3. I servi come questo individuo insignificante e altri politici del governo attuale e di quelli precedenti, da anni a questa parte, sono la dimostrazione dell ‘abisso morale e politico in cui è finito il nostro disgraziato Paese.

  4. Se non si ha chiara la storia recente italiana con l’ascesa al potere di Berlusconi e dei suoi lacchè le parole ridicole di Tajani farebbero indignare o peggio, ma di cosa stupirsi per la presenza di tale ameba come ministro degli esteri in questo momento storico, avendo compreso con quali patti scellerati l’Italia è stata venduta ai poteri sovranazionali che la tengono in pugno in cambio del potere?

  5. Dopo Sigonella la CIA ha sostituito a Craxi e Adreotti, Berlusca e suoi tirapiedi, sono ovviamente CIA, poi sulla Costituzione Taiani essendo in quota CIA e non in quota Italia ha spergiurato il falso, ci penserà Dio che non perdonerà mai chi spergiura.

  6. Coloro che prestano il fianco allo stato profondo e tradiscono la Costituzione italiana che rifiuta la guerra, tradiscono il loro popolo e, in tale circostanza gli europei.
    Dovessimo entrare in guerra, sarà grazie a questi traditori.

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