Una recente ricerca ha dimostrato che la prescrizione di attività a contatto con la natura da parte di medici di base, psicoterapeuti e assistenti sociali può migliorare significativamente il benessere mentale, riducendo l'ansia e incrementando la felicità. Lo studio, condotto in Inghilterra su oltre 8.000 persone, ha rivelato come il legame tra natura e salute mentale possa produrre benefici straordinari per molti individui.
Prima dell'inizio delle attività, i livelli di felicità, soddisfazione di vita e autostima dei partecipanti erano infatti inferiori alla media nazionale. Dopo una varietà...
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20 mq di terreno da coltivare ( ortaggi, frutta, fiori) a seconda delle proprie inclinazioni, funzionano meglio del prozac. Senza che ce lo suggeriscano gli inglesi.
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Basta abbonarsi a Repubblica…
Gli antichi (e quindi non i romani d’oggi) latini dicevano: “festina lente”…e qui sta tutta la saggezza di come andrebbe vissuto l’affaccendar quotidiano…
…La scoperta dell’acqua calda… che fa il paio con: “gli animali hanno sentimenti”, “gli animali sono intelligenti”, “gli ormoni contro la menopausa incrementano il rischio di cancro”…e meno male che ce lo dice la “Scienzah”.
Dovrebbe essere una banalità ma a quanto pare la farmacia sembra ancora essere più familiare e affidabile del bosco, lago, fiume o strada di campagna. La diminuzione di sensibilità individuale dovuta alla digitalizzazione dovrebbe essere contrastata con lo stimolo alla vita lenta e pratica, le attività reali e la riconnessione con alberi, piante e terra. Magari riprendendosi anche una parte di autosufficienza perduta che aumenta anche la propria autostima.
Esattamente. Non ci vogliono ricerche, basta andare a fare passeggiate nel verde e nei boschi e ascoltarsi come si rientra a casa. Un toccasana per l’anima!
Speriamo che l’idea si diffonda sempre di più.
Certo che è triste il fatto che per sapere queste cose ci voglia una ricerca…