L'omicidio di Carlo Alberto Dalla Chiesa, avvenuto il 3 settembre 1982, fu eseguito per fare «un favore a un politico». Lo stesso politico che, poco prima che il generale arrivasse a Palermo per assumere l'incarico di prefetto, gli disse di stare «attento» a non mettersi contro la sua corrente nel capoluogo siciliano, perché chi lo aveva fatto era «sempre tornato in una bara». A dichiararlo, nel corso della trasmissione di Rai 2 “Tango”, condotta da Luisella Costamagna, è stata Rita Dalla Chiesa, figlia di Carlo Alberto e attualmente deputata nelle file di Forza Italia. La donna non ha voluto ...
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Articolo molto interessante perchè di estrema attualità. L’Italia è ancor’oggi profondamente segnata dai tragici accadimenti della seconda metá del secolo scorso.
Olivetti, Mattei, Moro, Dalla Chiesa, Cossiga, Andreotti, etc… appartengono tutti (con ruoli diversi) allo stesso macabro spettacolo nel quale l’Italia ha di fatto concesso ‘ad altri’ la manipolazione del proprio destino.
Che cos’è un eroe….
Dipende dalla prospettiva da chi si guarda una persona!
Il Gen. Dalla Chiesa era UOMO DELLO STATO , quello stato che per quarant’anni ha sacrificato i suoi UOMINI MIGLIORI per dei giochi di potere disumani.
Lui occupava un posto ben preciso della barricata, che piaccia o no, ma sapevi da che parte stava.
Non come chi ci ha raccontato tante menzogne in quegli anni bui della storia di questo paese….!
Carlo Alberto Dalla Chiesa UN UOMO!!!
Il nome di dalla chieda era negli elenchi P2. Non era lui ma suo fratello. Maggiore dei cc. Una roba di ‘famiglia’ insomma.
Ricordo anche che con dalla chiesa capo dell’antiterrorismo si visse l’epoca delle esecuzioni extragiudiziali [via Fracchia a Genova] e delle torture sui brigatisti. Nelle questure, nelle caserme, in luoghi segreti e nelle carceri. Direi tutto tranne che un eroe…
Nell’articolo si parla della presenza negli elenchi della P2 di Nino Pecorelli , veramente, forse lei estrapola da altre fonti a lei più vicine . Detto questo credo che la soppressione di Dalla Chiesa nasca proprio dalle sue notizie sul sequestro Moro e degli scritti rinvenuti nel covo brigatista che aveva avuto modo di leggere . Questo il motivo per cui fu mandato in Sicilia , quasi a premio per la sua carriera. Cosa di meglio che il delitto fosse eseguito lì in Sicilia addossandone ogni responsabilità alla mafia, sistema sempre utilizzato dai vigliacchi che si sono sempre nascosti dietro i brigatisti di ogni colore , dietro alla strategia della tensione , dietro alle stragi assoldando anche la stessa mafia, come quella di Firenze e Milano. Gli stessi che hanno indirizzato con il ricatto e la forza tutta la politica italiana sino ai giorni nostri. Cosa è un eroe non so , credo che chiunque sia disposto a mantenere la propria identità morale anche a costo del suo tornaconto fino alla propria vita si potrebbe considerare un eroe soprattutto in questo mondo di asserviti al potere ed alla sua narrazione. Sicuramente è stato un uomo dello Stato e che non lo mai ha mai tradito a differenza di altri personaggi sia dei servizi segreti sia della politica.