sabato 16 Novembre 2024

Come META censura dai social le pagine pro-Palestina accusandole di fake news inesistenti

In un post uscito il 2 ottobre sul proprio account Facebook, seguito da oltre 40mila persone, Giuseppe Salamone, blogger e vice sindaco di Turano Lodigiano, ha pubblicato una foto del presidente israeliano Benjamin Netanyahu nel suo recente intervento all’ONU, accompagnandola a un contenuto scritto in cui ha espresso il suo punto di vista sull’attacco missilistico iraniano contro Israele. «È bene segnalare un paio di cose in merito, che non vuol dire giustificare bombardamenti, anzi, a differenza dei fanatici israeliani e vari pennivendoli, condanno sempre qualsiasi attacco perché la guerra genera guerra: l’Iran non ha attaccato, l’Iran si è difeso dopo che lo stato terrorista di israele ha violato più volte la loro sovranità e ucciso leader alleati di Theeran – scriveva Salamone –. Lo stato terrorista di Israele non è la vittima, è il carnefice che paga le conseguenze delle sue azioni. Aggiungo: nessun attacco contro Israele potrà mai essere paragonato alla carneficina di Netanyahu e company». Da ieri sera, 7 ottobre, la foto pubblicata da Salamone risulta però oscurata. Al suo posto c’è una segnalazione di Meta, in cui si legge che il post in questione – ancora visibile – conterrebbe «informazioni false», dal momento che «Fact-checker indipendenti sostengono che queste informazioni non hanno alcun fondamento».

Poco più in basso, Facebook invita allora l’utente a visionare l’articolo che contiene le “informazioni reali verificate”: se si clicca sulla scritta, si apre allora un articolo pubblicato dal giornale Open (una delle testate che si occupa di verificare la veridicità dei contenuti per conto di Meta), in cui si legge: «Circola un video di Benjamin Netanyahu mentre “scappa correndo verso un bunker” a seguito dei bombardamenti da parte dell’Iran di inizio ottobre 2024. La scena, condivisa in alcuni casi senza audio o con il suono dell’allarme antiaereo, lo mostra di spalle mentre percorre i corridoi di un edificio. In realtà, la clip racconta un’altra storia». L’articolo di Open spiega che il video, rilanciato da alcuni utenti su Facebook, che in realtà sarebbe «un vecchio filmato del 2021» in cui il presidente israeliano «afferma di correre all’interno del palazzo della Knesset». Un contenuto che, però, Salamone non ha mai pubblicato. Né nel post accusato da Meta di contenere “informazioni false”, incentrato su una vicenda totalmente diversa, né in altri post precedenti o successivi. Come risulta da uno screen che Salamone ha inviato alla nostra redazione, sul suo account Meta ha applicato restrizioni.

[di Stefano Baudino]

Rettifica del 9 ottobre, ore 19:00: Nella versione originaria di questo articolo si riportavano le considerazioni formulate da Giuseppe Salamone, secondo cui la segnalazione del suo post sarebbe stata effettuata da Open. Tuttavia la testimonianza non trova riscontro ed è stata smentita dalla testata, che addebita agli algoritmi di Meta l’indebita censura del contenuto di Salamone.

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6 Commenti

  1. È la nuova moda del millennio: il fact-cheking. Come per il Var nel calcio (e a mio parere 100 volte più gravemente) si inventa una tecnologia o un metodo, che avrebbe tutti i presupposti teorico e tecnici per avvicinarci il più possibile alla verità e invece, nelle mani di chi ha davvero Potere, si trasforma nell’ennesima manipolaIone dei fatti, e paradossalmente in un modo ancora più subdolo di produrre fake news. Queste ultime, ricordiamolo, non sono soltanto “false notizie”, ma pure asserire che delle notizie vere e dimostrabili non lo sono

  2. Il proprietario di Meta è un americano, intelligente, ricco e potente; di indubbie origini ebree. Chissà, forse, per fare parte del c.d. “popolo eletto” anche un po’ sionista. Il suo fascino avrà colpito sicuramente anche il “nostro” giornalista…

  3. Cominciando con la rabbia per quello che si presta a fare il giornale di Mentana per Meta, Sono comunque convinta che la libertà di espressione e la lbera informazione che non rispetta la narrazione voluta dal padrone che ha scientemente mandato l’Europa a gambe all’aria economicamente per i suoi sporchi interessi , sarà sempre più difficile. Basta vedere le manovre che sta facendo la iena ridens Ursula “per tenere al sicuro il popolo europeo dalla disinformazione e dall’Hacheraggio russo”, che si chiama realmente oscuramento della conoscenza. Menomale che hanno da sempre accusato le autarchie di ciò. Ho visto un video di un eurodeputato spagnolo durante il consiglio europeo , di cui mi sfugge purtroppo il nome, che ha attaccato Ursula proprio su questo , ma come ha tentato di parlare della pandemia gli è stato chiuso il microfono. Io “ringrazio” chi ha rieletto questa donna di malaffare permettendole di aggiustarsi a suo piacere la commissione . Mi vergogno.

  4. Siamo arrivati all’assurdo. Non mi meraviglio più di niente. In Romania la Corte costituzionale ha eliminato dalla corsa per le elezioni presidenziali, l’Europarlamentara l’euroscettica Diana Sosoaca, tra le motivazioni c’è anche la colpa di aver sequestrato dei giornalisti Rai durante un’intervista durante la pandeminchia, chiaramente tutto falso. Siamo nella cacca

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