L’Ungheria ha posto il veto all’estensione del congelamento degli asset russi da 6 a 36 mesi. La posizione ungherese potrebbe causare difficoltà alla Commissione von der Leyen 2, soprattutto perché il rinnovo meno frequente del blocco sugli asset è considerato cruciale per mantenere gli aiuti finanziari promessi all’Ucraina. Alcuni di questi derivano da un pacchetto di prestiti finanziato proprio dai beni russi congelati. Altri Stati membri sono contrari a spacchettare i provvedimenti, lasciando il nodo irrisolto fino al prossimo Consiglio Europeo. Il pacchetto sanzionatorio ha infatti bisogno dell’unanimità. Secondo quanto dichiarato dal ministro delle Finanze ungherese, Mihàly Varga, la questione sarà probabilmente rinviata a novembre.