Il TAR del Lazio ha sospeso, ancora una volta, il decreto del ministero della Salute che ha inserito le composizioni orali contenenti cannabidiolo (il cosiddetto CBD) nella tabella delle sostanze stupefacenti. I giudici hanno accolto, come negli altri casi, il ricorso presentato da ICI (Imprenditori Canapa Italia), bloccando di fatto il quarto tentativo di mettere al bando i prodotti a base di CBD da parte del governo. Il decreto del governo intendeva relegare la vendita dei composti a uso orale a base di CBD alle sole farmacie, dietro ricetta medica non ripetibile. L’udienza di merito in vista della sentenza è stata fissata per il 16 dicembre.