Nella notte Israele ha lanciato per alcune ore diversi attacchi contro una ventina di siti in Iran, in risposta all’attacco missilistico condotto il 1° ottobre da Teheran. Daniel Hagari, portavoce dell’esercito israeliano (IDF), ha riferito che l’attacco, conclusosi intorno alle sei del mattino (ora italiana), ha consistito [1] in «attacchi mirati e precisi su obiettivi militari in Iran, sventando minacce immediate allo Stato di Israele», per lo più mezzi di produzione di missili, sistemi missilistici terra-aria e altri sistemi di difesa aerea. Al momento non sembrano esserci vittime. Lo spazio aereo dell’Iran è stato chiuso per qualche ora, ma è stato riaperto intorno alle 9 del mattino.
«In risposta ai mesi di continui attacchi del regime iraniano contro lo Stato di Israele, le Forze di difesa israeliane stanno attualmente conducendo attacchi mirati contro obiettivi militari in Iran» ha dichiarato [2] in un comunicato Hagari. «Il regime iraniano e i suoi alleati nella regione attaccano Israele senza sosta dal 7 ottobre, su sette fronti, compresi attacchi diretti dal suolo iraniano. Come ogni altro Paese sovrano del mondo, lo Stato di Israele ha il diritto e il dovere di rispondere. Le nostre capacità difensive e offensive sono pienamente mobilitate. Faremo tutto il necessario per difendere lo Stato di Israele e il popolo di Israele». Secondo quanto riportato [3] da IRNA, l’agenzia di stampa statale dell’Iran, citando i portavoce del comando di difesa aerea iraniano, gli attacchi israeliani, condotti nelle regioni di Ilam, Khuzestan e Teheran, sono stati «intercettati e contrastati con successo» e i danni causati sono stati «limitati». I portavoce hanno poi esortato la popolazione alla calma e a fidarsi solamente delle notizie provenienti dai media ufficiali del Paese. Il portavoce del Consiglio di Sicurezza statunitense, Sean Savett, ha dichiarato [4] che la Casa Bianca era a conoscenza degli attacchi, che hanno costituito un «esercizio di autodifesa in risposta all’attacco missilistico dell’Iran contro Israele del 1° ottobre».
Lo scorso 1° ottobre, Teheran ha lanciato [5] un attacco missilistico contro Tel Aviv, durato una mezz’ora in tutto. Le Guardie della Rivoluzione Iraniana lo hanno definito una risposta all’uccisione del capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, e del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, aggiungendo che se Israele avesse mai reagito ci sarebbe stata un’ulteriore risposta «più schiacciante e rovinosa». L’attacco era stato preceduto di pochi minuti da una nota del Dipartimento della Difesa statunitense, dove veniva specificato che il segretario della Difesa USA, Lloyd J. Austin III, aveva parlato con il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, «delle gravi conseguenze per l’Iran nel caso in cui quest’ultimo decidesse di lanciare un attacco militare diretto contro Israele», precisando che «gli Stati Uniti sono ben posizionati per difendere il personale, gli alleati e i partner di fronte alle minacce dell’Iran».
[di Valeria Casolaro]