Contiene le mappe tridimensionali che dettagliano la struttura interna di oltre 20 tipi di tumori, tra cui quelli al seno, al colon e al pancreas, rivelando la disposizione interna delle cellule tumorali e di quelle circostanti: è il nuovo “atlante 3D” creato dallo Human Tumor Atlas Network, che include le Università di Washington, Harvard, Princeton, Stanford e Cambridge, e descritto nel dettaglio in un pacchetto di ben 12 pubblicazioni sottoposte a revisione paritaria ed inserite tra le colonne della rivista scientifica Nature. «Queste mappe 3D dei tumori sono importanti perché finalmente ci...
Questo è un articolo di approfondimento riservato ai nostri abbonati.
Scegli l'abbonamento che preferisci (al costo di un caffè la settimana) e prosegui con la lettura dell'articolo.
Se sei già abbonato effettua l'accesso qui sotto o utilizza il pulsante "accedi" in alto a destra.
L'Indipendente non ha alcuna pubblicità né riceve alcun contributo pubblico. E nemmeno alcun contatto con partiti politici. Esiste solo grazie ai suoi abbonati. Solo così possiamo garantire ai nostri lettori un'informazione veramente libera, imparziale ma soprattutto senza padroni.
Grazie se vorrai aiutarci in questo progetto ambizioso.
La solita notizia sensazionalistica: e’ gia’ dato acquisito che il tumore non e’ un clone unico di cellule impazzite, ma un vero organo complesso, fatto di vasi , cellule immunitarie, stroma connettivale, cellule mutate e non in vario stadio replicativo o di quiescenza…con diversa costellazione antigenica e quindi diverse nella loro capacita’ di stimolare o meno le varie componenti del sistema di difesa dell’organismo. Solo chi, da anni, ha capito questa complessita’ utilizzando terapie plurime al di fuori dell’ufficialita’ delle linee guida e dei brevetti, e’ stato in grado di ottenere reali risultati: gli altri si limitano a rincorrere ora questo, ora quell’altro bersaglio senza capire quanto il cancro sia eterogeneo non solo nello spazio, ma anche nel tempo: vanificando quel primo effimero risultato iniziale di risposta alle terapie classiche…
La notizia è probabilmente positiva, ma mai una volta che ci sia qualcuno che comincia veramente a fare qualcosa di concreto (con finanziamenti, stanziamenti, leggi e quant’altro) per prevenirli ‘sti tumori, invece che correre dietro a cure difficili, costose e spesso efficaci solo fino a un certo punto, vero?