Due cavi internet sottomarini nel Mar Baltico sono stati improvvisamente danneggiati. Il primo a subire un’interruzione è stato il cavo che collega Finlandia e Germania. Poche ore dopo, è giunta la notizia di un secondo danneggiamento, questa volta al cavo sottomarino tra Svezia e Lituania. Se inizialmente, dopo il primo annuncio, si era ipotizzato un possibile incidente, l’interruzione del secondo cavo ha reso più plausibile l’ipotesi di un atto deliberato. Le indagini, ancora alle fasi iniziali, hanno già alimentato speculazioni su un possibile sabotaggio russo, ritenuto parte di una strategia di guerra ibrida volta a colpire, in particolare, Svezia e Finlandia. Questi due Paesi, recentemente entrati nell’Alleanza Atlantica, accusano da tempo la Russia di attacchi informali che, secondo i governi scandinavi, comprenderebbero anche l’uso dell’immigrazione come arma di destabilizzazione sociale e politica. L’episodio evidenzia l’importanza strategica e geopolitica delle infrastrutture sottomarine di telecomunicazione, mostrando come possano diventare obiettivi militari. Sebbene attacchi di questo tipo non causino vittime, i danni inflitti ai Paesi coinvolti possono essere enormi.
Secondo quanto comunicato da Cinia, società statale finlandese specializzata nella costruzione di reti in fibra ottica e nella fornitura di servizi IT, poco dopo le 4 del mattino di lunedì 18 novembre è stato rilevato un guasto al cavo sottomarino Cinia Oy C-Lion1, che collega la Finlandia alla Germania, rendendolo inattivo. La società ha spiegato che i dettagli del guasto sono ancora sconosciuti, attualmente oggetto di indagine, e che una nave di riparazione è già in rotta verso il luogo dell’incidente. L’interruzione è stata localizzata nel Mar Baltico, all’interno della Zona Economica Esclusiva svedese, a est della punta meridionale di Öland, circa 700 km da Helsinki. C-Lion1 è un cavo sottomarino per telecomunicazioni lungo 1173 chilometri, inaugurato nel 2016, che collega le reti di telecomunicazione dell’Europa centrale alla Finlandia e agli altri Paesi nordici. L’ipotesi iniziale, di un incidente causato dall’attività di pesca o dall’urto di un’ancora, è durato poche ore, fino all’annuncio del secondo danneggiamento al cavo tra Svezia e Lituania.
Dopo che i media finlandesi hanno riportato l’interruzione dei servizi di comunicazione tra Finlandia e Germania a causa di un inspiegabile guasto a un cavo sottomarino, Andrius Šemeškevičius, responsabile tecnologico di Telia Lithuania, ha annunciato che anche il cavo di comunicazione tra Lituania e Svezia ha subito danni. Šemeškevičius ha spiegato che il cavo, gestito dalla società svedese Arelion, garantiva circa un terzo della capacità internet della Lituania. Questo collegamento sottomarino unisce Gotland, in Svezia, a Šventoji, in Lituania. Martin Sjögren, portavoce di Arelion, ha confermato i danni al collegamento BCS Est-Ovest, aggiungendo che la società è in contatto con le autorità militari e civili svedesi per approfondire l’incidente. «Il governo sta monitorando gli eventi con grande attenzione, considerando la delicata situazione della sicurezza, e resterà in stretto contatto con le autorità. È essenziale comprendere le cause che hanno portato due cavi del Mar Baltico a essere contemporaneamente fuori servizio», ha dichiarato Carl-Oskar Bohlin, ministro svedese della Difesa civile.
Anche i ministri degli Esteri tedesco e finlandese hanno espresso preoccupazione in una dichiarazione congiunta: «Siamo profondamente allarmati per il taglio del cavo sottomarino che collega la Finlandia alla Germania nel Mar Baltico. Il fatto che un simile incidente susciti immediatamente sospetti di danni intenzionali evidenzia la volatilità della nostra epoca. Un’indagine approfondita è già in corso. La sicurezza europea è minacciata non solo dalla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, ma anche da forme di guerra ibrida perpetrate da attori malintenzionati. La protezione delle nostre infrastrutture critiche condivise è essenziale per la sicurezza e la resilienza delle nostre società».
Nel frattempo, diversi media hanno iniziato a speculare sull’ipotesi di un sabotaggio orchestrato dalla Russia.
Indipendentemente dalle possibili cause o dai potenziali responsabili, qualora si trattasse di un atto di sabotaggio, questo evento sottolinea l’importanza strategica e geopolitica delle infrastrutture sottomarine di telecomunicazione. Se potenziali attacchi colpissero snodi cruciali dell’intera rete globale, le conseguenze potrebbero essere catastrofiche, causando paralisi operative con ripercussioni enormi a livello internazionale.
Nel mondo esistono oltre 450 cavi internet sottomarini, che coprono una lunghezza complessiva di circa 1,4 milioni di chilometri. Questi cavi, fondamentali per il funzionamento di internet, trasportano circa il 99% del traffico dati globale, collegando continenti, Paesi e regioni con velocità e affidabilità superiori rispetto ai satelliti. Sono composti da un nucleo in fibra ottica, protetto da strati di materiali isolanti, acciaio e polietilene, progettati per resistere alle pressioni oceaniche e ai potenziali danni causati da ancore, attività di pesca o fauna marina. La storia dei cavi sottomarini inizia nel 1858, con il primo collegamento telegrafico tra Europa e Nord America, un’impresa rivoluzionaria che segnò l’inizio delle comunicazioni globali. Con l’avvento della fibra ottica negli anni ’80, questi cavi sono diventati il cuore pulsante delle telecomunicazioni moderne. Oggi, sono gestiti principalmente da consorzi internazionali di operatori e aziende tecnologiche, rappresentando infrastrutture strategiche per economia, politica e sicurezza globale.
[di Michele Manfrin]
Probabilmente un incidente legato ad un eccessivo consumo di alcolici