lunedì 23 Dicembre 2024

Smart city o città della sorveglianza? L’esemplare caso di Trento

L’etichetta di “smart city” – città intelligente – appare sempre più spesso nei discorsi dei sindaci delle città all’avanguardia, che vedono nella tecnologia uno strumento chiave per delineare l’urbanistica del futuro. Sebbene il concetto di smart city sia emerso all’inizio del 2010, la sua definizione resta ancora oggi sfuggente e generica, priva di riferimenti univoci che ne fissino chiaramente il significato. In linea generale, la città intelligente punta a ottimizzare l’efficienza e la sostenibilità delle infrastrutture e dei servizi urbani, creando un ambiente in cui l’innovazione tecnolo...

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5 Commenti

  1. Dietro il paravento della sostenibilitè e della sicurezza è ormai evidente che si nasconde in realtà il progetto della sorveglianza dei cittadini alla cinese.
    Io ad esempio abito in una piccola frazione di un comune del padovano e le telecamere sono praticamente ovunque..
    La maggior parte però ancora non capisce…. Se si chiedono spiegazioni tutti o quasi ti rispondono che le telecamere servono per combattere la microcriminalità. Ma siamo in una frazione e non in una metropoli…..

    Anch’io non capivo, ma dopo quanto successo in ambito sanitario dal 2020 in poi, sono riuscita a mettere assieme i pezzi del puzzle.

  2. Vorrei lasciare una mia testimonianza secondo me significativa a riguardo quest’articolo. Due domeniche fa mi trovavo a Tento con la famiglia, dopo aver visitato il MUSE ho portato i miei bimbi a giocare un po’ nei giardinetti presenti nel quartiere. Facendo due passi ho notato due signori che lontano dai bambini in una panchina un poco appartata si stavano fumando tranquillamente una canna. Poco dopo notai una volante della polizia che percorreva le strade pedonali del parco e fermarsi proprio vicino a quella panchina a controllare i documenti dei due signori. Essendo la panchina in un luogo tranquillo e in disparte rispetto al area più frequentata del parco mi stupii che le forze del ordine raggiungessero proprio quella panchina. Allora incuriosito notai che le telecamere del “supercondominio” le Albere erano puntate verso il parco. Leggendo poi il cartello della video sorveglianza posto vicino alle telecamere, innanzitutto scoprii l’esistenza dei “supercondomini” e poi che la gestione del verde, degli spazi pubblici e della video sorveglianza è affidata ad una società privata creata a doc.

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