In occasione di un referendum tenutosi la scorsa settimana, i cittadini svizzeri si sono schierati contro la costruzione di nuove autostrade. La proposta, concernente il progetto legato a un investimento di 5,3 miliardi di franchi al fine di ampliare sei diverse tratte autostradali, è stata infatti respinta con il 52,7% dei voti. Questa decisione, che ha visto una risposta unitaria anche da parte di quei cantoni che avrebbero dovuto trarre giovamento dalle iniziative del governo, segna una svolta importante per le politiche ambientali del Paese. Confermando l'idea che la costruzione di nuove g...
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Si vede che non vivete in Svizzera. Beh io si. E sono il popolo più asservito al governo e più omologato che abbia mai incontrato. Per ogni referendum perso dal governo, altri dieci sono, invece, vinti. Questo porta l’illusione della grande democrazia diretta, ma in realtà fanno sempre ciò che gli viene detto. Tornando al voto: il risultato è semplice da capire: da anni il governo martella sull’ambiente, il riscaldamento globale, e in particolare sull’elettrico. La maggior parte delle persone qui guida una macchina elettrica e hanno spesso più biciclette elettriche per ogni famiglia. Così credono di essere bravi e salvare il mondo. Il governo ha fatto il “green washing” del cervello della popolazione, e questo gli si è ritotrto contro. Ma niente paura: qui succede che in quelle rarissime occasioni in cui il governo perde un referendum, dopo qualche mese viene ripensato dal think tank e riproposto in chiave nuova. E allora la popolazione si riallinea di nuovo. Aspettare per credere.
Grazie per l’interessante testimonianza.
Chissà come fanno gli svizzeri a mantenere ancora oggi una propria autonomia senza che i soliti squali (con il rispetto dovuto a quelli veri) la intacchino
Hanno strumenti “veri” di democrazia diretta che applicano frequentemente con la certezza per il cittadino che la volontà popolare prevale su lobbies e corruzione politica.
Ottima notizia che purtroppo non avrà seguito nell’UE conoscendo i lobbysti che si aggirano per i corridoi di Bruxelles.