È salito a 135 il numero di morti in Guinea per i fatti di domenica 1 dicembre, quando una controversa decisione arbitrale ha provocato violenze e disordini durante una partita di calcio. L’aggiornamento è stato fornito oggi da un’associazione umanitaria, che ha rivisto il bilancio iniziale a 56 vittime. Gli scontri sono avvenuti nello stadio di Nzerekore, durante la finale di un torneo dedicato al leader militare Mamady Doumbouya. Secondo testimoni, il caos è scoppiato all’82esimo minuto per un cartellino rosso: i tifosi hanno iniziato a lanciare pietre, e la polizia ha risposto sparando gas lacrimogeni. Nella corsa e nella confusione che ne è seguita, numerose persone sono morte calpestate.