La Cina ha annunciato delle «contromisure» nei confronti di 13 aziende belliche statunitensi, in un contesto di sempre più aperta guerra commerciale tra le due superpotenze. La decisione arriva dopo una recente mossa degli USA di vendere armi a Taiwan. «Ciò viola gravemente il principio della Cina unica e i tre comunicati congiunti Cina-USA, interferisce negli affari interni della Cina e mina la sovranità e l’integrità territoriale della Cina», si legge in un comunicato governativo. Le sanzioni colpiscono amministratori delegati e grandi aziende; esse prevedono il congelamento delle loro proprietà mobili e immobili, e vietano ad aziende e individui attivi in Cina di intraprendere transazioni, cooperazioni e altre attività con loro.