Tublas, Palestina – Altre due persone sono state uccise ieri da un missile sganciato da un drone a Tubas, nel nord della Cisgiordania. Sale così a 810 il numero dei palestinesi uccisi dai militari israeliani in Cisgiordania dal 7 di ottobre scorso, inclusi 169 bambini, con oltre 6.450 feriti. Forse, il numero più alto da sempre. L’incursione è iniziata con personale delle Forze Speciali israeliane infiltrato in città dalla mattina; poco dopo, almeno 6 veicoli militari hanno bloccato la strada principale di Tubas, occupandola per circa 3 ore e mezza e impedendo il passaggio di persone e mezzi. I militari si sono posizionati con i mitra puntati verso case, negozi e mirando chiunque si provava ad avvicinare, sparando proiettili e bombe stordenti.
Quattro persone sono state arrestate, bendate e tenute con le mani legate dietro la schiena prima di essere portate via. Una persona è stata rilasciata. Nel mentre, due droni sorvolavano il cielo sopra di noi a bassa quota, per sorvegliare i movimenti della popolazione. Forse proprio uno di questi ha ucciso Khalil Magdi Al-Masri e Udi Radwan Daraghma, di 26 e 32 anni, nella zona di Al-Safah, al nord della città. Sembra che la bomba li abbia uccisi sul colpo. L’esercito ne ha anche sequestrato i corpi, impedendo alle famiglie di piangere i loro cari. La Palestine Red Crescent Society denuncia che i loro operatori sono stati bloccati dai militari, prevenendoli dall’accedere al sito dell’attacco e dal soccorrere eventuali feriti. Nel mentre, vari giovani della città, pietre alla mano, avevano posizionato barricate fatte di copertoni e cassonetti sulle vie laterali, nel tentativo di limitare il movimento dei militari alla strada bloccata dagli stessi mezzi israeliani.
Pochi giorni fa, la cittadina di Tubas era stata oggetto di un altro violento raid israeliano: martedì 3 dicembre i militari di Tel Aviv hanno effettuato un’irruzione nell’ospedale turco di Tubas, arrestando numerosi dottori tra cui il direttore della struttura. L’attacco delle IDF è avvenuto dopo che un drone israeliano aveva colpito una macchina uccidendo due giovani palestinesi e ferendone un terzo nella cittadina di Aqaba, nel nord della città. L’ambulanza aveva portato il ferito e i deceduti all’ospedale turco. Nel tentativo di prendere i corpi dei giovani martiri e di arrestare il ferito, i militari israeliani hanno tenuto sotto scacco l’intero ospedale e le strade circostanti per ore, spaccando varie vetrate all’interno dello stabile, minacciando il personale e scatenando il panico. Numerose volte è stato aperto il fuoco dentro all’ospedale, arrivando a ferire uno dei civili radunato nel cortile della struttura. I dottori sono stati arrestati e poi rilasciati; intervistati da Middle East Eye, hanno denunciato insulti, botte e minacce di morte se non gli avessero consegnato i corpi.
Dopo che i militari hanno lasciato la struttura, sono stati effettuati i funerali dei due giovani uccisi per impedire un nuovo tentativo di furto dei corpi. La situazione in Cisgiordania si fa sempre più tesa. Ai continui attacchi, ai morti e agli arresti, si aggiunge la paura per il futuro. E le ultime dichiarazioni del governo israeliano e del ministro delle Finanze Smotrich, che parla apertamente di un piano di annessione della Cisgriordania a Israele per il 2025 – inziando con il smantellamento dell’amministrazione civile durante la presidenza di Donald Trump, passo chiave per l’annessione – non lasciano intravedere alcuna speranza di fine del conflitto. Anzi.
[di Moira Amargi, corrispondente dalla Palestina]
💩
Purtroppo é ” proibito” criticare Israele che si”difende” ma.. a buon intenditor poche parole..
La disumanità di costoro mi rabbrividisce e rattrista.Il silenzio e l’appoggio delle maggiori istituzioni è ancora peggio.
Spero vivamente che TUTTI dai fautori,da chi esegue ciecamente gli ordini,a chi smentisce,ai finti giornalisti,TUTTI paghino per le loro sporche nefandezze.