Con questa ultima misura, l’UE aumenta notevolmente la lista di navi e compagnie accusate di fare parte della cosiddetta “flotta fantasma” russa (in inglese “shadow fleet”, letteralmente “flotta ombra”). Con tale espressione si fa riferimento a un insieme di navi, principalmente petroliere, che opererebbe in modo clandestino o elusivo per aggirare le sanzioni internazionali imposte alla Russia, specialmente quelle relative al commercio di idrocarburi. Le imbarcazioni, tra le altre cose, vengono accusate di navigare con i sistemi di rivelazione spenti, utilizzare bandiere di altri Paesi per celare la loro origine o falsificare i documenti di carico e destinazione. Ieri il Consiglio ha aggiunto altre 52 navi originarie di Paesi terzi, portando a 79 il totale delle imbarcazioni designate. Esse saranno soggette a un divieto di accesso a porti e a servizi legati al trasporto marittimo. Con tale mossa, Bruxelles intende causare un aumento dei costi di utilizzo di tali navi per il Cremlino, allo stesso tempo riducendone il numero.
Tra gli attori asiatici sanzionati, figurano due alti funzionari nordcoreani, un individuo e sei entità cinesi. Le sanzioni agli individui nordcoreani colpiscono il ministro della Difesa e il vice capo di stato maggiore della Corea del Nord, e sono diretta conseguenza del supposto dispiegamento di truppe nordcoreane in Ucraina. Gli individui cinesi, invece, sono accusati di fornire componenti di droni e componenti microelettroniche a sostegno della campagna militare russa; queste costituiscono le prime «vere e proprie sanzioni» contro persone provenienti dalla Cina per il loro supporto a Mosca, e comprendono «divieto di viaggio, congelamento dei beni, e divieto di mettere a disposizione risorse economiche».
[di Dario Lucisano]
si proprio, con la Von der Leyen e suoi amichetti al soldo degli americani. e noi a lamentarsi ma solo a parole, perché’ non siamo andati a votare.
Che rabbia e che tristezza
Attendiamo con ansia il primo pacchetto di sanzioni verso Israele & Co.