Marc Augé, antropologo e filosofo francese, negli anni Novanta coniò il termine «non-luogo» per definire tutti quegli spazi che hanno la prerogativa di non essere identitari, relazionali o storici. Fanno parte dei non-luoghi sia le strutture necessarie per la circolazione accelerata delle persone e dei beni (tangenziali, autostrade, aeroporti etc.), sia i mezzi di trasporto, i grandi centri commerciali, gli outlet e tutti quegli spazi in cui milioni di individualità si incrociano senza entrare in relazione, sospinti dal solo desiderio frenetico di consumare o di accelerare le operazioni quotid...
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Splendido articolo e concetto assi interessante. Grazie per il tuo lavoro.