venerdì 10 Gennaio 2025

Meloni incontra Zelensky a Palazzo Chigi e ribadisce l’appoggio “a 360 gradi” all’Ucraina

Dopo aver partecipato alla riunione svoltasi a Ramstein (Germania) del Gruppo di contatto per la difesa militare ucraina, dove ha ribadito la richiesta di truppe occidentali su suolo ucraino, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è volato ieri sera in Italia per incontrare la premier Giorgia Meloni. Al centro del colloquio, il sostegno alla difesa di Kiev, la conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina in Italia, l’integrazione euro-atlantica e la cooperazione nel G7. Come riportato da una nota di Palazzo Chigi, Meloni ha ribadito «il sostegno a 360 gradi» che l’Italia «assicura e continuerà ad assicurare» alla «legittima difesa» dell’Ucraina, per «mettere Kiev nelle migliori condizioni possibili per costruire una pace giusta e duratura». Questa mattina Zelensky sarà ricevuto al Quirinale dal Capo dello Stato Sergio Mattarella.

Il comunicato rilasciato da Palazzo Chigi non rilascia ulteriori dettagli sul contenuto del colloquio tra i due leader. Qualche dettaglio in più lo fornisce il presidente ucraino, che sul proprio profilo X esprime gratitudine all’Italia «per il suo costante sostegno alla Difesa aerea dell’Ucraina». «Oggi ci siamo concentrati sul rafforzamento del nostro scudo aereo, sulla collaborazione con i partner per avvicinare la pace e sulla collaborazione negli sforzi di ricostruzione che andranno a vantaggio di entrambe le nostre nazioni, creando posti di lavoro, stimolando le nostre economie e promuovendo lo sviluppo sociale», riporta il leader ucraino. Quest’anno, infatti, la Conferenza per la Ricostruzione dell’Ucraina – la quarta dall’inizio della guerra, nel corso della quale governi, istituzioni finanziarie, organizzazioni internazionali e imprese si spartiscono la torta della ricostruzione del Paese una volta finito il conflitto – si terrà a Roma. E, come già annunciato durante la conferenza stampa di inizio anno, il governo Meloni rinnova il proprio pieno sostegno a Kiev, anche a una eventuale adesione alla NATO.

Solamente poche ore prima, il presidente ucraino si era unito ai colloqui del Gruppo di Contatto per la Difesa dell’Ucraina (Ukraine Defense Contact Group, UDCG), l’alleanza dei Paesi NATO degli altri Stati che sostengono attivamente Kiev nella guerra contro la Russia. Punto focale dell’incontro, svoltosi nella base NATO di Ramstein, in Germania, sono state le modalità con le quali continuare a garantire il pieno supporto a Kiev. «Dobbiamo fare tutto il possibile per garantire che l’Ucraina abbia ciò di cui ha bisogno, in termini di addestramento ed equipaggiamento» ha dichiarato a margine dell’incontro Mark Rutte, per la prima volta presente in qualità di nuovo segretario generale dell’Alleanza Atlantica. Gli Stati Uniti hanno confermato l’invio di un ulteriore pacchetto di aiuti del valore di 500 milioni di dollari, l’ultimo autorizzato da Biden prima dell’ufficiale passaggio in carica del neo-eletto presidente Donald Trump, il prossimo 20 gennaio, e di un eventuale cambio di rotta nella politica statunitense in merito al conflitto. Il pacchetto comprende, tra le altre cose, missili per la difesa aerea, munizioni aria-terra, attrezzature di supporto per gli F16, armi leggere e munizioni. Secondo quanto riportato da Reuters, tuttavia, Zelensky avrebbe dichiarato che gli aiuti concordati nel corso del vertice ammontano a 2 miliardi di dollari.

[di Valeria Casolaro]

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