giovedì 16 Gennaio 2025

USA, Bayer deve pagare 100 milioni di dollari per l’inquinamento causato in una scuola

Una giuria dello Stato di Washington ha condannato Bayer a risarcire quattro persone con 100 milioni di dollari per danni alla salute causati dall’esposizione a sostanze tossiche note come PCB (bifenili policlorurati) in una scuola vicino a Seattle. Secondo l’accusa, la contaminazione che ha provocato malattie a studenti e personale scolastico sarebbe derivata dall’utilizzo di vecchi dispositivi di illuminazione fluorescente contenenti il composto. La divisione Monsanto del gruppo tedesco ha smesso di produrre i tossici PCB ormai mezzo secolo fa, eppure le conseguenze legali continuano a pesare sulla società, nonostante molti dei materiali da costruzione contenenti queste sostanze non siano più utilizzati in case, scuole e fabbriche statunitensi.

La causa, intentata da studenti e personale dello Sky Valley Educational Center, riguarda l’esposizione ai PCB contenuti in vecchi apparecchi di illuminazione. Questi composti chimici, vietati negli Stati Uniti dal 1979, sono stati infatti collegati a gravi problemi di salute come cancro, patologie tiroidee e danni neurologici. Monsanto, divisione acquisita da Bayer nel 2018 per 63 miliardi di dollari, aveva prodotto PCB fino al 1977, e la responsabilità legale continua a pesare sulla nuova proprietaria. Secondo gli avvocati dei querelanti, Monsanto sapeva da decenni dei rischi legati ai PCB, ma avrebbe intenzionalmente nascosto le informazioni. La giuria ha stabilito la quota di 25 milioni di dollari come danni compensativi e ulteriori 75 milioni come danni punitivi per l’azienda. Nonostante Bayer sostenga che i livelli di PCB rilevati nella scuola fossero considerati sicuri dall’Agenzia per la Protezione Ambientale (EPA), la giuria ha ritenuto che l’azienda non abbia adottato misure adeguate per prevenire l’esposizione alle sostanze tossiche. Il processo si era ufficialmente aperto nel settembre 2021. Poco prima, la multinazionale aveva risarcito tre insegnanti – sempre parte dell’istituto Sky Valley – i quali affermavano di avere subito lesioni neurologiche e problemi di salute (come grave affaticamento e difficoltà cognitive) per l’esposizione ai PCB dal 2011 al 2015.

Lo scorso dicembre, Monsanto, aveva accettato di versare 698 milioni di dollari allo stato dell’Oregon come risarcimento per decenni di inquinamento ambientale causato dai PCB. Lo aveva reso noto il sito ufficiale del Dipartimento di Giustizia dell’Oregon, aggiungendo che si trattava del più grande risarcimento per danni ambientali nella regione. La causa, intentata nel 2018, accusava l’azienda di essere consapevole della pericolosità dei PCB fin dal 1937, ma di aver continuato a produrli fino al 1977. Secondo il procuratore generale dell’Oregon Ellen Rosenblum, queste sostanze hanno contaminato fiumi, laghi e foreste, accumulandosi nei pesci e nella fauna selvatica.

Da quando ha acquisito Monsanto, Bayer si trova a fronteggiare una mole crescente di cause legali legate non solo ai PCB ma anche al diserbante Roundup, accusato di essere cancerogeno. La combinazione di questi contenziosi ha già comportato perdite significative per la società, con una riduzione dell’80% del valore azionario dal 2018. Per quanto riguarda i PCB, Bayer ha già accettato di pagare quasi 2 miliardi di dollari in accordi con municipalità e governi locali per risolvere accuse di contaminazione idrica. Tuttavia, analisti di Bloomberg Intelligence stimano che i costi complessivi dei contenziosi potrebbero raggiungere i 3,9 miliardi di dollari, ben oltre le previsioni iniziali di 2,5 miliardi.

[di Stefano Baudino]

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