martedì 11 Febbraio 2025

Si sarebbe svolto il primo colloquio telefonico tra Trump e Putin

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato di aver parlato telefonicamente con il presidente russo, Vladimir Putin, per discutere la fine della guerra in Ucraina. La notizia è stata riportata dal quotidiano statunitense New York Post, che ha scritto di aver sentito per telefono Trump mentre si trovava a bordo dell’Air Force One, l’aereo dell’aviazione militare statunitense che trasporta la massima carica dello Stato. Quella di ieri sarebbe la prima conversazione diretta nota tra Putin e un leader statunitense dall’inizio del 2022. Trump ha promesso di porre fine al conflitto senza fornire alcun dettaglio sul suo piano, ma ha affermato che la sua squadra ha avuto «alcuni ottimi colloqui» sulla questione: «Putin vuole smettere di vedere le persone morire», avrebbe dichiarato Trump raggiunto telefonicamente. Né la Casa Bianca né il Cremlino hanno confermato o smentito la notizia, mentre lo stesso presidente ha fornito dettagli limitati, sostenendo di non voler rivelare ai media i contenuti di questi primi presunti colloqui.

Il presidente Trump ha rilasciato l’intervista telefonica al New York Post lo scorso venerdì 8 febbraio. Per quanto non sia arrivata conferma ufficiale dello svolgimento di colloqui telefonici tra Putin e Trump, la notizia sembrerebbe avere un suo fondamento. Anche l’agenzia di stampa Reuters scrive che, interrogato sulle presunte conversazioni con Putin, Trump avrebbe risposto chiaramente di averlo sentito al telefono, alludendo al fatto che potrebbe averlo fatto più di una volta. In generale, tuttavia, sia i funzionari della Casa Bianca che gli omologhi del Cremlino si stanno guardando bene dal fornire ulteriori dettagli sulla questione: il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Mike Waltz, ha rifiutato di offrire precisazioni quando gli è stato chiesto delle comunicazioni tra i due Paesi, mentre l’addetto stampa di Putin, Dmitry Peskov, ha detto di non potere «né confermare né smentire» la notizia. Vista la natura criptica ed evasiva del linguaggio diplomatico, e che entrambe le parti abbiano detto apertamente di non volere validare né contraddire il presunto svolgimento telefonata, è molto probabile che almeno un colloquio telefonico abbia effettivamente avuto luogo.

Secondo quanto comunica il New York Post, Trump avrebbe detto di avere un piano concreto per porre fine alla guerra in tempi rapidi. Il suo contenuto, riportano diversi media, potrebbe venire rivelato nel corso di questo stesso mese. Trump avrebbe inoltre dichiarato, come già fatto svariate volte, che questa guerra non sarebbe mai iniziata se nel 2022 fosse stato presidente, rimarcando la natura di reciproca stima da cui sarebbe caratterizzata la sua relazione con l’omologo Putin, mostrandosi, così, volenteroso di aprire le trattative. Il vertice tra Trump e Putin, insomma, sembra essere in agenda. Trump ha ripetutamente affermato di essere intenzionato a incontrare Putin per discutere della fine della guerra, anche se la data o il luogo dell’incontro non sono ancora stati annunciati. Lo stesso Waltz, nel mancare di riconoscere l’effettivo svolgimento dei colloqui telefonici, avrebbe detto che i due vogliono incontrarsi. Dal canto suo, anche la Russia ha detto di stare aspettando i «segnali appropriati» da parte di Washington per ristabilire i propri contatti con gli Stati Uniti, mostrandosi aperta al dialogo. Nel frattempo, l’Ucraina sembra volere cercare modi per tenere alti i finanziamenti di Washington: pare che Zelensky abbia in piano di fornire agli USA le proprie terre rare e altri minerali in cambio del suo sostegno finanziario per lo sforzo bellico di Kiev.

Per quanto i dettagli sui presunti colloqui, sulla preparazione di un effettivo tavolo di pace e su un possibile piano per la fine della guerra scarseggino, queste prime indiscrezioni sul riavvicinamento tra USA e Russia non vanno prese sotto gamba, così come le dichiarazioni dei funzionari di entrambe le parti. Nelle ultime settimane Trump è stato altalenante con gli annunci, finendo per assumere una postura ambivalente nei confronti della Russia: da una parte si è mostrato volenteroso di avviare le trattative, dall’altra ha minacciato dure sanzioni verso Mosca nel caso in cui dovesse proseguire la propria campagna. Una riconciliazione dei rapporti tra USA e Russia potrebbe essere necessaria per raggiungere un accordo, e questi presunti colloqui potrebbero indicare che il primo passo fondamentale sia ormai in procinto di compiersi. A questa notizia, infatti, si aggiunge anche una recente nota del procuratore generale americano, Pam Bondi, nella quale si legge che gli USA interromperanno il programma denominato “Task Force KleptoCapture”, che sanzionava gli oligarchi legati al Cremlino, lanciato nel 2022. Nella nota si legge che tale scelta si deve alla volontà di dedicare gli interi sforzi degli Stati Uniti alla lotta alla criminalità e ai cartelli della droga. Per quanto svincolata dalla questione ucraina, tuttavia, la decisione di interrompere le sanzioni agli oligarchi russi potrebbe avere un effetto positivo sull’eventuale apertura delle trattative.

[di Dario Lucisano]

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