sabato 15 Febbraio 2025

Ucraina, drone colpisce la copertura dell’impianto di Chernobyl: Zelensky accusa la Russia

Nella notte tra il 13 e il 14 febbraio un drone ha colpito la copertura dell’impianto di Chernobyl, il cosiddetto sarcofago, un guscio protettivo costruito intorno al reattore 4 del sito, che nel 1986, a causa di un’esplosione, provocò uno dei più gravi incidenti nucleari della storia. Secondo il presidente ucraino Zelensky, che tra i primi ha diffuso la notizia, a colpire il sarcofago sarebbe stato un drone russo: «Ieri sera, un drone d’attacco russo con una testata ad alto potenziale ha colpito il rifugio che protegge il mondo dalle radiazioni presso la quarta unità di potenza distrutta della centrale nucleare di Chornobyl». L’attribuzione dell’attacco a Mosca non è stata però confermata né dal Cremlino né dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA). Quest’ultima ha confermato l’esplosione, ma al momento non ha menzionato la Russia: “Nella notte tra il 13 e il 14 febbraio, verso l’01:50, il gruppo dell’AIEA presso il sito di Chornobyl ha sentito un’esplosione proveniente dal New Safe Confinement, che protegge i resti del reattore 4 dell’ex centrale nucleare di Chornobyl, che ha causato un incendio. Sono stati informati che un UAV aveva colpito il tetto del NSC”, ha scritto l’agenzia su X. La stessa ha anche affermato che finora non è stato rilevato alcun aumento delle radiazioni. Al momento non ci sono danni significativi, l’incendio è stato spento e l’AIEA ha riferito che non ci sono vittime e che «non ci sono indicazioni che il contenimento interno dell’Nsc sia stato violato».

Dure le accuse del presidente ucraino che si è scagliato apertamente contro la Russia: «L’unico paese al mondo che attacca tali siti, occupa centrali nucleari e dichiara guerra senza alcun riguardo per le conseguenze è la Russia di oggi. Questa è una minaccia terroristica per il mondo intero», ha scritto su X, aggiungendo anche che i danni all’impianto sono significativi, al contrario di quanto riportato dall’Agenzia Atomica. Il capo di Kiev ha anche aggiunto che «la Russia continua ad espandere il suo esercito e non mostra alcun cambiamento nella sua folle retorica statale antiumana. Ciò significa che Putin non si sta sicuramente preparando per i negoziati, si sta preparando a continuare a ingannare il mondo». Il messaggio, dunque, è chiaro: Zelensky sta accusando Mosca di non volere la pace. Le accuse del presidente ucraino arrivano a ridosso della Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, dove Zelensky oggi incontrerà il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance per discutere verosimilmente della spinta di Donald Trump affinché l’Ucraina e la Russia inizino i negoziati.

Le dure accuse verso Mosca, inoltre, arrivano proprio all’indomani della telefonata tra Trump e Putin, a seguito della quale il presidente americano ha dichiarato che ci si sta muovendo nella direzione di un accordo per il cessate il fuoco permanente in Ucraina. Cosa che però, a quanto sembra, non trova l’entusiasmo di Zelensky che nel post dove accusa Mosca di avere attaccato con un drone l’impianto di Chernobyl conclude scrivendo «che ci deve essere una pressione unitaria da parte di tutti coloro che hanno a cuore la vita, pressione sull’aggressore. La Russia deve essere ritenuta responsabile delle sue azioni». Al momento Mosca non ha rilasciato commenti sull’accaduto e non è possibile, dunque, avere conferme imparziali rispetto all’accusa mossa da Kiev. Si tratta certamente di una denuncia che potrebbe allontanare le trattative di pace, rinvigorendo lo scontro tra le due nazioni.

Aggiornamento delle ore 12,15: la Russia ha smentito le accuse di Zelensky tramite il portavoce Dmitry Peskov, il quale ha dichiarato che «Non si può parlare di attacchi condotti su alcuna infrastruttura di energia nucleare. Pertanto, qualsiasi affermazione che questo sia stato il caso non corrisponde alla realtà». Secondo il portavoce, le affermazioni secondo cui la Russia avrebbe colpito il sito nucleare sarebbero l’ennesima provocazione da parte di Kiev. Anche la Duma di Stato ha definito l’accusa come una provocazione di Kiev in vista della conferenza di Monaco.

[di Giorgia Audiello]

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