Ieri, venerdì 14 febbraio, è iniziata la 61ª conferenza di Monaco sui temi di sicurezza e difesa. In occasione del suo discorso davanti ai rappresentanti europei, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha annunciato di voler introdurre una clausola di salvaguardia al Patto di Stabilità, che permetta ai Paesi di aumentare i propri investimenti nella difesa. Una simile modifica era stata introdotta anche per far fronte alla pandemia e «conferire maggiore potere fiscale agli Stati membri» in un momento di «straordinaria crisi». «Credo che ci troviamo ora in un altro periodo di crisi che giustifica un approccio simile», ha detto von der Leyen introducendo la misura. L’annuncio della presidente della Commissione UE segue le dichiarazioni del neoinsediato presidente Trump, che ha spesso detto di voler costringere l’Europa a dedicare più soldi alla NATO, nonché l’annuncio di un possibile tavolo di pace per la guerra in Ucraina, in cui l’Europa è stata esclusa dalle trattative.
«Credo che, quando si tratta di sicurezza europea, l’Europa debba fare di più». Inizia così la parte del discorso di von der Leyen, in cui la presidente della Commissione annuncia di voler sciogliere le briglie del Patto di Stabilità per permettere più investimenti nel settore della difesa. «Attualmente, l’UE27 spende circa il 2% del PIL per la difesa», ha detto von der Leyen, sottolineando come, da prima della guerra in Ucraina a oggi, «la nostra spesa per la difesa è passata da poco più di 200 miliardi di euro a oltre 320 miliardi di euro». Tuttavia, non basta: secondo la presidente, servirebbe un «approccio coraggioso» per riuscire a passare da una spesa pari a poco meno del 2% del PIL a una del 3% del PIL. Per farlo, oltre a introdurre deroghe al Patto di Stabilità, la presidente intende proporre un pacchetto più ampio di strumenti per affrontare «la situazione specifica di ciascuno dei nostri Stati membri», promuovere più investimenti in progetti di difesa comuni e intensificare «il nostro lavoro per accelerare il processo di adesione dell’Ucraina all’Unione Europea».
L’annuncio di von der Leyen arriva in un contesto di sfondo particolarmente delicato. Da tempo, l’UE sta aumentando le proprie spese e i propri investimenti per la difesa, come del resto richiesto dal cosiddetto “Rapporto Draghi” sulla competitività europea. Il presidente degli USA, Trump, ha più volte minacciato l’uscita del Paese dalla NATO se gli Stati europei non avessero aumentato la propria spesa per la difesa, arrivando addirittura a suggerire un incremento degli investimenti dedicati al settore fino al 5% del PIL. Recentemente, inoltre, Trump ha iniziato i colloqui con Putin e Zelensky per parlare di una futura pace nella regione, escludendo tuttavia l’UE dai negoziati. La decisione del magnate non è stata gradita dai rappresentanti comunitari, e in molti hanno dichiarato a gran voce che non sarebbe stato possibile un tavolo di pace per l’Ucraina senza la presenza dell’UE.
Il Patto di Stabilità prevede che il deficit annuale non superi il 3% del PIL e che il rapporto tra debito totale e PIL non superi il 60%. Nel caso in cui si verificasse una delle due condizioni, l’UE si riserva la facoltà di aprire una procedura di infrazione nei confronti del Paese che non la rispetta, come del resto è successo all’Italia. Questa prevede di fatto un ritorno all’austerità e al taglio della spesa pubblica per regolare il debito. La modifica che von der Leyen intende introdurvi era già stata avanzata in era Covid. Essa permette di superare i limiti che il Patto di Stabilità imporrebbe per consentire ai Paesi di aumentare le proprie spese in un determinato ambito. Von der Leyen ha fornito pochi dettagli aggiuntivi, ma dal suo discorso pare evidente che a venire coinvolti sarebbero solo gli investimenti nel settore bellico.
La conferenza di Monaco è iniziata ieri e si concluderà domani, domenica 16 febbraio. La giornata di ieri si è aperta con diversi incontri tra ministri, come per esempio il vertice degli Esteri tra il “Quintetto” (Italia, Francia, Germania, Stati Uniti, Regno Unito), i partner arabi (Arabia Saudita, Qatar, Giordania, Egitto, Emirati Arabi Uniti) e l’Alta Rappresentante dell’UE per gli Affari Esteri, Kaja Kallas. Secondo quanto riportato nel programma, la prima giornata era dedicata a un «focus sulle sfide alla sicurezza globale, tra cui la governance globale, la resilienza democratica, la sicurezza climatica». Domani si parlerà della situazione geopolitica, dei conflitti e delle crisi regionali, e del «partenariato transatlantico». La conferenza si concluderà domenica con le discussioni sul ruolo dell’Europa nel mondo.
[di Dario Lucisano]
Cara fotterlaien, vacci tu a fare la guerra insieme al rutto olandese che dice di diminuire le spese per la sanità e le pensioni a favore delle armi!
Ti servono tutti questi soldi se vai in supporto di Paesi che NON SONO alleati NATO. Spieghiamo alla Von Der Leyen che DIFESA significa difendere il territorio del TUO PAESE e dei Paesi che sono tuoi ALLEATI perchè con questo hai un vincolo di solidarietà! Di tutto quello che succede nel resto del mondo TE NE DEVI DISINTERESSARE!!! Di tutto quello che succede nel resto del mondo TE NE DEVI DISINTERESSARE! Di tutto quello che succede nel resto del mondo TE NE DEVI DISINTERESSARE!!
I criminali guerrafondai sono quelli della loggia massonica EU, che i realtà Trump vuole solo fare la pace e diminuire le spese sono i piduisti EU che cercano la scusa Trump per aumentare le spese di guerra.