Nel 2018 opponendosi alle vendite dei beni nazionali, l’attuale presidente del Consiglio Giorgia Meloni affermava «No alla privatizzazione di Poste Italiane: per Fratelli d’Italia è un gioiello che deve rimanere in mano italiana e pubblica, è un presidio di legalità e di presenza dello Stato». Una posizione messa nero su bianco in un documento programmatico del partito: «Le reti, le infrastrutture e le aziende operanti in determinati settori sono centrali per concorrere alla crescita e allo sviluppo economico del Paese. Per questo serve che lo Stato torni a essere proprietario delle infrastrut...
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Il Parlamento l’ hanno già privatizzato, o meglio, se lo sono già privatizzato ( da trent’anni a questa parte) quindi la via è segnata… Dispiace, come contribuente, che ITA, ex Alitalia, sia ancora, mi auguro per poco, proprietà statale. Regalandola 10 anni fa ci avremmo guadagnato. Sanità pubblica, Pubblica Istruzione e Previdenza sociale devono essere garantite ad ogni costo dallo Stato. Il resto lasciato alla libera e privata contrattazione tra le parti sociali senza gli assurdi vincoli nazionali imposti in Italia al diritto di sciopero diversamente che in Germania. Lo Stato dovrebbe esistere come “pacificatore” e garante del benessere socio-economico dei PROPRI concittadini e non come esportatore di armi verso chicchessia…
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