Oggi, lunedì 24 febbraio, in occasione del terzo anniversario della guerra in Ucraina, l’Assemblea generale dell’ONU ha approvato una risoluzione per promuovere «una pace giusta e duratura» nel Paese. Da parte degli USA, in opposizione a ogni precedente iniziativa, è arrivato un voto contrario. A votare a favore, invece, sono stati 93 Paesi, tra cui l’intero blocco europeo, esclusa l’Ungheria, che ha votato contro. Tra le astensioni di peso, infine, si notano quelle della Cina, dell’Iran, dell’Arabia Saudita e in generale del blocco BRICS, ad eccezione dell’Indonesia, che ha votato a favore. Per quanto le risoluzioni dell’Assemblea generale dell’ONU non siano vincolanti, esse forniscono un riferimento per comprendere la posizione che l’organizzazione intende assumere nelle questioni geopolitiche più rilevanti. In tale quadro, il voto di oggi conferma ancora una volta la crescente spaccatura tra USA e UE, che si è ampliata sempre più a partire dall’elezione di Trump.
La risoluzione dell’Assemblea Generale votata oggi è stata preparata dall’Ucraina e dagli Stati membri dell’UE. Il documento chiede la de-escalation, una cessazione anticipata delle ostilità e una «risoluzione pacifica» della guerra in Ucraina. Riafferma l’impegno per la «sovranità, l’indipendenza, l’unità e l’integrità territoriale dell’Ucraina all’interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale» e ribadisce la richiesta alla Russia di «ritirare immediatamente, completamente e incondizionatamente tutte le sue forze militari dall’Ucraina». Al momento della stesura, la bozza di risoluzione ha avuto 57 co-sponsor.
Il voto contrario degli USA è arrivato poco prima della discussione di un’altra bozza di risoluzione, proposta dagli stessi Stati Uniti. Quest’ultima risulta molto più breve e non contiene alcun riferimento né all’aggressione russa né all’impegno per la sovranità dell’Ucraina, limitandosi a lanciare un appello per la pace. La risoluzione statunitense è stata approvata dopo l’inserimento di un emendamento di matrice europea, che ha aggiunto tra le premesse l’impegno alla sovranità e all’indipendenza di Kiev, come formulato nell’altra risoluzione. A votare a favore sono stati gli stessi 93 Paesi che hanno votato il documento ucraino, mentre gli USA si sono astenuti.
[di Dario Lucisano]
Hahahaha per loro la pace giusta significa guerra ad oltranza. Poveri idioti.
Per fortuna del popolo che Trump riporterà la misura su tutto.