In Italia bisogna consumare meno antibiotici e farlo in modo più appropriato. È quanto emerge dai dati pubblicati nel «Rapporto sull’uso degli antibiotici» dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), riferiti all’anno 2023 e al consumo in quasi tutti gli scenari. L’utilizzo è in crescita e spesso inappropriato, con un aumento del 5,4% e picchi registrati in età pediatrica, nelle donne in età adulta e al Sud. Inoltre, viene sottolineato che il dato più preoccupante è quello che evidenzia come siano aumentate anche le prescrizioni delle molecole ad alto spettro, ovvero quelle più a rischio di generare resistenze microbiche. «L’antibiotico resistenza è una pandemia silente», ha commentato il presidente Aifa Robert Nisticò.