mercoledì 5 Marzo 2025

Zelensky china la testa: “pronti a lavorare sotto la leadership statunitense”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto pronto a firmare un accordo sui minerali e sulla sicurezza con gli Stati Uniti e a lavorare sotto la «forte leadership» del presidente Donald Trump. Dopo aver ammesso che il suo colloquio con Trump «non è andato come avrebbe dovuto», Zelensky ha ribadito l’impegno dell’Ucraina per la pace e ha elogiato il presidente USA. Secondo alti funzionari dell’amministrazione Trump, gli Stati Uniti sarebbero pronti a sospendere gli aiuti militari verso l’Ucraina, in una mossa che costringerebbe Kiev a sedersi al tavolo con la Russia per porre fine alla guerra. In una dichiarazione rilasciata su X, il presidente ucraino ha detto: «Vorrei ribadire l’impegno dell’Ucraina per la pace. Nessuno di noi vuole una guerra senza fine. L’Ucraina è pronta a sedersi al tavolo dei negoziati per una pace duratura».

La posizione di Zelensky sarebbe stata ribadita in una lettera inviata al presidente statunitense Donald Trump, che ne ha riportato il contenuto (sostanzialmente identico a quello del post su X) durante il suo discorso al Congresso di ieri sera. Secondo quanto riferito da Trump, Zelensky avrebbe confermato che l’Ucraina è pronta a «sedersi al tavolo dei negoziati il prima possibile» e ad avvicinarsi a una pace duratura il prima possibile, in quanto «nessuno vuole la pace più degli ucraini». L’Ucraina si è anche detta a firmare un accordo sulle terre rare «in qualunque momento». Allo stesso tempo, Trump avrebbe ricevuto dalla Russia «forti segnali che anche loro sono pronti per la pace».

Le dichiarazioni di Zelensky sono arrivate subito dopo la notizia, circolata su numerosi quotidiani, secondo la quale Trump avrebbe interrotto gli aiuti militari all’Ucraina, a seguito della «condotta» del presidente ucraino dopo l’incontro alla Casa Bianca dello scorso 28 febbraio. Nel suo discorso alla popolazione ucraina di ieri sera, Zelensky ha riferito di aver chiesto informazioni ufficiali circa l’effettivo blocco degli aiuti militari statunitensi, incaricando il ministro della Difesa, i capi delle agenzie di intelligence e i diplomatici di contattare le loro controparti a Washington per ottenere informazioni ufficiali. «Le persone non dovrebbero dover tirare a indovinare, Ucraina e Stati Uniti meritano un dialogo rispettoso e una posizione chiara l’una da parte dell’altra, soprattutto quando si tratta di proteggere vite durante una guerra» ha dichiarato il presidente ucraino.

Allo stesso tempo, Zelensky ha riferito di aver avuto ieri colloqui con il presidente della Finlandia Alexander Stubb, con il primo ministro inglese Keir Starmer, il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, quello croato Andrej Plenković, con il segretario generale della NATO Mark Rutte e con Friedrich Merz, leader del partito tedesco Unione Cristiano-Democratica di Germania (CDU) che lo scorso 23 febbraio ha vinto le elezioni parlamentari tedesche. Secondo quanto riferito dal presidente ucraino, ci sarebbero infatti «aggiornamenti molto importanti dalla Commissione Europea in merito a finanziamenti sostanziali per la difesa europea». Questo si tradurrebbe in «una difesa aerea aggiuntiva: più sistemi, più missili, capacità aggiuntive per proteggere le nostre città e i nostri villaggi, le nostre posizioni», con la possibilità di creare «una solida base aggiuntiva per i nostri sforzi per porre fine alla guerra». «Gli ucraini meritano la pace. L’Ucraina merita rispetto» ha riferito il presidente, che sembra così tenere un atteggiamento ambivalente per quanto riguarda il rapporti con i Paesi dell’UE e con gli Stati Uniti.

[di Valeria Casolaro]

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