Il parco eolico nel Comune di Roccalbegna, sul Monte Amiata, non si farà. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato che, ribaltando le sentenze precedenti, ha accolto due ricorsi, uno avanzato da Italia Nostra e cinque residenti, l’altro dall’amministrazione locale, che si erano scagliati contro l’opera per il suo impatto ambientale e paesaggistico. Nel sottolineare la rilevanza dell’impatto visivo nella realizzazione di un campo eolico, il Consiglio di Stato ha ricordato che “il paesaggio, quale bene potenzialmente pregiudicato dalla realizzazione di opere di rilevante impatto ambientale, si manifesta in una proiezione spaziale più ampia di quella riveniente dalla sua semplice perimetrazione fisica consentita dalle indicazioni contenute nel decreto di vincolo”. “La normativa in favore delle energie rinnovabili – scrivono i giudici – non può annullare la tutela del paesaggio”, il quale si manifesta come componente essenziale dell’ambiente, entrambi protetti dalla Costituzione.
La sentenza n. 1872 del Consiglio di Stato ha annullato le autorizzazioni disposte dalla Regione Toscana a favore del parco eolico sul Monte Amiata. Il massimo organo della giustizia amministrativa ha lanciato un chiaro messaggio ai decisori pubblici, i quali sono tenuti a bilanciare le opere in ambito rinnovabile con un’ampliata tutela del paesaggio, da considerarsi oltre il mero perimetro della costruzione. Tremano quindi i nuovi parchi eolici italiani. I soggetti che intendono proporre progetti simili – afferma il Consiglio di Stato – sono tenuti a svolgere una “analisi del territorio attraverso una attenta e puntuale ricognizione e indagine degli elementi caratterizzanti e qualificanti il paesaggio, effettuata alle diverse scale di studio (vasta, intermedia e di dettaglio) in relazione al territorio interessato alle opere e al tipo di installazione prevista. Le analisi debbono non solo definire l’area di visibilità dell’impianto, ma anche il modo in cui l’impianto viene percepito all’interno del bacino visivo”.
Quella del Comune e della società civile di Roccalbegna è solo l’ultima di una lunga serie di lotte e dispute legali che accompagna il percorso delle rinnovabili in Italia. Sempre in Toscana, questa volta nel Mugello, i cittadini sono in prima linea contro il parco eolico previsto a ridosso di un’area protetta. Il cuore delle proteste resta la Sardegna, il cui passaggio è stato stravolto dalle opere green, come i parchi fotovoltaici e eolici. Negli ultimi mesi si sono moltiplicate le mobilitazioni, tra cortei, raccolte firme e attacchi contro i cantieri.
[di Salvatore Toscano]
Gli italiani (e gli europei) riprendono ad acquistare auto endotermiche: stanno capendo che l’elettrico e’ una fregatura; la magistrature inizia a difendere il valore paesaggistico del piu’ bel paese del mondo: il nostro; la teoria gender e woke comincia ad essere messa in discussione; molti stanno capendo che la Russia non e’ nostra nemica nonostante cio’ che sostiene la commissione EU; sempre, piu’ almeno in privato, ammettono di essere stati fregati sui “vaccini” anticovid…forse il mondo sta ritornando in equilibrio…
…aspetta e spera 🙁
I suoi articoli sono sempre molto interessanti e, come in questo caso, toccano il cuore del problema.
Da bambini ci insegnavano che la geotermia era il punto forte della Toscana con i suoi soffioni…
Fleximan come Robin Hood…