lunedì 10 Marzo 2025

Trump taglia gli aiuti al Sudafrica per punirlo delle azioni contro i coloni e Israele

il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato il blocco degli aiuti economici al Sudafrica, invitando i cittadini bianchi del Paese a lasciare la nazione e trasferirsi negli Stati Uniti. Già un mese fa Trump aveva minacciato il Sudafrica di intraprendere azioni come rappresaglia per quello che i suprematisti bianchi definiscono “genocidio bianco”. La situazione politica nel Paese africano è tesa da quando il governo ha attuato una legge che prevede l’esproprio delle terre, anche senza indennizzo, a danno degli agricoltori bianchi. Sebbene siano minoranza, questi ultimi detengono infatti la stragrande maggioranza della proprietà privata della terra, come retaggio dell’era dell’apartheid. Tra le motivazioni della sospensione degli aiuti al Paese c’è anche la sua posizione nei confronti di Israele, contro cui il Sudafrica ha avviato il processo in seno alla Corte Internazionale di Giustizia per il genocidio perpetrato contro la popolazione palestinese.

Con l’Ordine Esecutivo 14204, Donald Trump ha dato mandato al Dipartimento di Stato, guidato da Marco Rubio, di interrompere gli aiuti e l’assistenza estera forniti al Sudafrica. La motivazione con cui è stato emanato tale Ordine Esecutivo risiede in quello che Trump definisce come «scioccante disprezzo per i diritti dei suoi cittadini», riferendosi all’attuazione della legge 13 del 2024 con cui il Sudafrica ha dato avvio all’espropriazione delle terre agli agricoltori bianchi, che i suprematisti bianchi hanno definito «genocidio bianco». «Questa legge segue innumerevoli politiche governative progettate per smantellare le pari opportunità nell’occupazione, nell’istruzione e negli affari, e la retorica odiosa e le azioni governative che alimentano la violenza sproporzionata contro i proprietari terrieri razzialmente svantaggiati», è scritto nell’ordine di Trump. Ma il motivo è anche un altro. «Inoltre, il Sudafrica ha assunto posizioni aggressive nei confronti degli Stati Uniti e dei suoi alleati, tra cui accusare Israele, non Hamas, di genocidio presso la Corte Internazionale di Giustizia e rinvigorire le sue relazioni con l’Iran per sviluppare accordi commerciali, militari e nucleari», è riportato nell’O.D. 14204.

In totale controtendenza rispetto alle politiche di immigrazione, Trump ha inoltre dato mandato al Segretario di Stato e al Segretario della Sicurezza Nazionale di organizzare un piano che preveda «l’ammissione e il reinsediamento attraverso il Programma di ammissione dei rifugiati degli Stati Uniti, per gli afrikaner in Sudafrica che sono vittime di ingiusta discriminazione razziale». In altre parole, con tale Ordine Esecutivo si fornisce una linea privilegiata ai sudafricani bianchi per poter migrare negli Stati Uniti.

Il presidente sudafricano, Cyril Ramaphosa ha detto che la legislazione avrebbe«garantito l’accesso pubblico alla terra in modo equo e giusto». La legge, in discussione da anni, ha lo scopo di porre fine ad uno dei retaggi dell’epoca della apartheid. Infatti, sebbene la popolazione bianca rappresenti il 9% della popolazione totale, si stima che abbia la proprietà privata di circa il 75% dei terreni agricoli del Paese.

Il Sudafrica è il più grande beneficiario dell’African Growth and Opportunities Act (AGOA), un accordo commerciale statunitense che fornisce un accesso preferenziale duty-free ai mercati statunitensi per le nazioni africane. Con l’adozione dell’Odine Esecutivo emesso da Trump, il Paese africano viene così tagliato fuori. Secondo il National Agricultural Marketing Council (NAMC), le esportazioni del Sudafrica sono gran parte guidate dall’agricoltura, grazie anche all’azione dell’AGOA. Un rapporto del 2023 del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti mostra che il Sudafrica è il principale esportatore agricolo sotto AGOA e il suo più grande beneficiario con due terzi delle esportazioni agricole, soprattutto con agrumi, vino e succo di frutta, che vanno in direzione degli Stati Uniti.

Insomma, gli Stati Uniti puniscono il Sudafrica per aver osato mettersi contro Israele e per voler determinare una maggiore giustizia sociale ed economica andando a rompere l’eredità delle ingiustizie razziali prodotte durante il periodo dell’apartheid.

[di Michele Manfrin]

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