In un discorso al Parlamento polacco sulle questioni legate alla Difesa, il primo ministro Donald Tusk ha fatto riferimento alla volontà del governo di allargare enormemente i ranghi dell’esercito e istituire un programma di addestramento militare per tutti gli uomini polacchi. Tusk ha poi parlato della necessità del suo Paese di aumentare la tecnologia militare convenzionale moderna e la dotazione di armi nucleari. Il discorso, di spiccato spirito militarista, si inserisce nel contesto di corsa al riarmo dell’Europa: solamente pochi giorni fa, infatti, l’Europarlamento ha approvato il piano ReArm Europe da 800 miliardi di euro presentato da Ursula von der Leyen.
Come spiegato da Tusk, in Polonia sono in corso lavori per far sì che tutti gli uomini polacchi si sottopongano ad addestramento militare. I dettagli, ha riferito il capo di governo, saranno rivelati nei prossimi mesi, con l’obiettivo di realizzare il piano entro la fine di questo anno. «Stiamo preparando un addestramento militare su larga scala per ogni uomo adulto in Polonia. Il nostro obiettivo è finalizzare il piano entro la fine dell’anno per garantire una forza di riserva ben addestrata pronta a potenziali minacce», ha detto Tusk durante un discorso sulla Difesa e sulla Sicurezza al Sejm, la camera bassa del Parlamento polacco. Tusk ha parlato della necessità di formare un esercito composto da mezzo milione di soldati, riservisti compresi, dalle attuali 200 mila unità.
Anche le donne potranno sottoporsi all’addestramento militare, anche se «la guerra è ancora in misura maggiore il dominio degli uomini». Parlando di armi nucleari, il primo ministro ha detto che il suo governo sta «esaminando attentamente» la proposta della Francia di includere l’Europa sotto il suo ombrello nucleare, chiedendosi cosa significhi questo «in termini di autorità su queste armi». Tusk ha parlato di come la Polonia debba aumentare la propria tecnologia militare, tanto quella convenzionale quanto quella nucleare, non lasciando intendere bene se in riferimento al già citato nucleare francese oppure all’idea che la Polonia stessa si doti di questa forza.
In continuità con lo slancio militarista europeo, con il piano ReArm Europe da 800 miliardi di euro, Szymon Hołownia, presidente del Sejm, ha annunciato l’istituzione di un fondo speciale che sosterrà progetti molto specifici per aumentare la sicurezza della Polonia. Come spiegato da Hołownia, il denaro che sarà immesso in questo fondo sarà denaro aggiuntivo per l’industria della difesa, per la protezione civile e per la costruzione di rifugi. Il vice-primo ministro nonchè ministro della Difesa nazionale, Władysław Kosiniak-Kamysz, ha indicato come le spese per la difesa polacca siano aumentate negli ultimi anni. Come spiegato, il bilancio di quest’anno adottato dal Sejm prevede una spesa per questo scopo per un importo pari al 4,7% del PIL.
La Polonia si conferma dunque cavallo di razza della volontà militarista europea e come baluardo del fronte orientale dell’Europa rispetto alla crociata contro la Russia.
[di Michele Manfrin]