Il gruppo di avvocati volontari Emergency Lawyers ha accusato l’esercito sudanese di aver condotto un «attacco aereo indiscriminato» sul mercato di Tora, nel Darfur settentrionale, uccidendo centinaia di civili. Due residenti del posto, che avrebbero preso parte alle sepolture, hanno affermato all’agenzia di stampa AFP di aver contato 270 cadaveri e 380 feriti. Accuse analoghe a quelle di Emergency Lawyers sono state lanciate anche da un gruppo locale, il Coordinamento generale dei campi per sfollati e rifugiati del Darfur, che ha affermato che il «bombardamento deliberato» del mercato da parte dell’esercito è stato «un crimine contro l’umanità».