lunedì 31 Marzo 2025

Birmania, sono già oltre mille le vittime del terremoto, migliaia i dispersi

Sarebbero già oltre mille le vittime del violento terremoto di magnitudo 7.7 che ha scosso ieri la Birmania e che continua ancora oggi, con diverse violente scosse di assestamento in corso. Tuttavia, sono ancora migliaia le persone intrappolate sotto le macerie dei palazzi crollati, motivo per il quale si teme che il bilancio finale delle vittime possa essere di molto superiore. Inoltre, sono molte le persone che vivono in luoghi remoti del Paese, dove la comunicazione è normalmente difficile e dove si teme che i morti possano essere numerosi. In un Paese già devastato da una lunga guerra civile, i danni potrebbero essere incalcolabili.

L’epicentro del sisma si trova a 10 km di profondità nei pressi della città di Sagaing, a pochi chilometri da Mandalay, la seconda città più grande del Paese. La scossa, verificatasi poco prima dell’una del pomeriggio, è stata talmente potente da essere stata avvertita con forza anche a Bangkok, in Thailandia, a mille chilometri circa di distanza. Qui, il crollo di un grattacielo in costruzione ha causato la morte di almeno 10 persone, anche se sono almeno ancora un centinaio gli operai dispersi. La scossa è stata inoltre avvertita anche in Cina, Cambogia e in India.

Secondo il Servizio Geologico degli Stati Uniti (USGS), a causare il sisma sarebbe stato lo sfregamento di due placche tettoniche, quella indiana e quella eurasiatica. Secondo le previsioni del Servizio, le scosse di assestamento potrebbero continuare per tutta la prossima settimana con magnitudo che potrebbe arrivare a 5, causando quindi potenzialmente ulteriori danni gravi. Le vittime potenziali del sisma di ieri, stima l’USGS, potrebbero superare le 10 mila unità, con danni economici che potrebbero arrivare a superare il PIL dell’intera Birmania.

In queste ore stanno cominciando ad arrivare i primi aiuti internazionali, in primis da Russia, India, Malesia e Singapore, mentre la Corea del Sud ha annunciato la mobilitazione di due milioni di dollari di fondi tramite varie organizzazioni internazionali. Il presidente Donald Trump ha inoltre dichiarato che gli Stati Uniti “aiuteranno” il Paese.

[di Valeria Casolaro]

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