A Gaza, quasi tutte le squadre dell’esercito israeliano attive usano i palestinesi come scudo umano almeno sei volte al giorno. A dirlo è un ufficiale superiore (l’equivalente di colonnello, tenente colonnello o maggiore nell’esercito italiano), con una testimonianza anonima inviata al quotidiano israeliano Haaretz. «Ho prestato servizio a Gaza per nove mesi e mi sono imbattuto per la prima volta in queste procedure, chiamate “protocollo zanzara”, nel dicembre 2023», si legge nella testimonianza. «Allora non mi rendevo conto di quanto sarebbe diventato onnipresente l’uso di scudi umani». Li chiamano shawish, parola araba traducibile con “sergente”, e li sfruttano per entrare in un’abitazione o in un luogo sospetto per «sgomberarlo» prima che venga effettuato il raid dalle forze israeliane. «Ci sono quattro “shawish” in una compagnia, dodici in un battaglione e almeno 36 in una brigata», ha detto l’ufficiale anonimo. «Gestiamo un sotto-esercito di schiavi».
La procedura zanzara è semplice: «I palestinesi innocenti sono costretti a entrare nelle case di Gaza e a “sgomberarle”, per assicurarsi che non ci siano terroristi o esplosivi». «Oggi», ha spiegato l’ufficiale, quasi ogni plotone ha uno “shawish” e nessuna forza di fanteria entra in una casa prima che egli abbia svolto le proprie mansioni. Da quanto riporta l’ufficiale, sia il Capo di Stato Maggiore che il Capo del Comando Meridionale sarebbero a conoscenza del protocollo, che nei mesi sarebbe stato via via sempre più normalizzato. In generale, oggi, dopo oltre un anno di genocidio, la procedura sarebbe radicata nelle operazioni dell’esercito israeliano e verrebbe insabbiata quotidianamente dalle autorità. Di recente, scrive l’ufficiale, la Divisione Investigativa Criminale della Polizia Militare dell’IDF ha aperto sei indagini sull’uso di civili palestinesi come scudi umani. «Sono rimasto a bocca aperta. Se la MPCID volesse fare seriamente il suo lavoro, dovrebbe aprire ben più di mille indagini». Uno specchietto per le allodole, insomma, creato appositamente per trovare qualche capro espiatorio, addossargli interamente la responsabilità della pratica e continuare impunemente a portarla avanti.
Anche il resto del personale militare di grado più alto sarebbe a conoscenza della pratica, ma nessuno si sarebbe mosso per fermarla. «Al contrario, è stata definita come una necessità operativa». «È importante notare che possiamo entrare nelle case senza usare scudi umani», dice l’ufficiale. «Lo abbiamo fatto per mesi, seguendo la corretta procedura di ingresso che include l’invio di un robot, un drone o un cane. Questa procedura dà i suoi frutti, ma richiede tempo, ma il comando vuole risultati rapidi». Insomma, i palestinesi verrebbero utilizzati come scudi perché è più comodo, facile e veloce. Le persone selezionate, talvolta anziani, inoltre, non sarebbero né pratiche di operazioni militari, né tantomeno addestrate. A volte, inoltre, i plotoni invierebbero gli “shawish” in un’abitazione solo per farla saltare in aria subito dopo.
Il fatto che le IDF farebbero uso di scudi umani era già comparso nello stesso quotidiano lo scorso agosto, quando Haaretz ha riportato di una serie di testimonianze raccolte da Breaking the Silence, ONG di veterani israeliani che si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle conseguenze dell’occupazione militare israeliana in Palestina. In generale, sono tanti i rapporti che provano le violazioni del diritto umanitario internazionale perpetuate dall’esercito israeliano. Già a novembre del 2023 , l’ONU parlava di un utilizzo dei civili come scudo umano, mentre a giugno 2024 tale pratica, utilizzata su quattro bambini, è valsa allo Stato ebraico la registrazione nella lista nera dei Paesi che minacciano i bambini.
[di Dario Lucisano]
Non c’è limite alla crudeltà di questi criminali. In un Paese come il nostro che si autodefinisce civile la stampa denuncerebbe i crimini quotidiani degli Israeliani. Grazie ancora a voi de L’indipendente per l’informazione necessaria fuori dal coro.
Sbagliato scrivere l’esercito Israeliano e scaricare le colpe altrove, scrivete l’esercito di alleati degli Italiani col nostro sostegno e compiacimento usa schiavi Palestinesi come scudi Umani: Bravi Italiani presto verremo per voi, nelle vostre case, sulle vostre famiglie.