martedì 1 Aprile 2025

Paesi Bassi: le proteste fermano il finto progetto “green” della centrale a biomassa

Vattenfall, la terza più grande azienda dei Paesi Bassi nel settore dell'energia, ha abbandonato il proprio progetto di costruzione di una enorme centrale a biomassa del Paese. La decisione è stata accolta come una vittoria da parte dei comitati ambientalisti, che si opponevano al progetto sostenendo che la combustione di pellet di legno sia responsabile di più emissioni di carbonio che non la combustione del carbone. Gli scienziati stanno infatti collezionando sempre più prove del fatto che gli impianti a biomassa legnosa inquinano fino a tre volte di più rispetto a quelli che impiegano combu...

Questo è un articolo di approfondimento riservato ai nostri abbonati.
Scegli l'abbonamento che preferisci 
(al costo di un caffè la settimana) e prosegui con la lettura dell'articolo.

Se sei già abbonato effettua l'accesso qui sotto o utilizza il pulsante "accedi" in alto a destra.

ABBONATI / SOSTIENI

L'Indipendente non ha alcuna pubblicità né riceve alcun contributo pubblico. E nemmeno alcun contatto con partiti politici. Esiste solo grazie ai suoi abbonati. Solo così possiamo garantire ai nostri lettori un'informazione veramente libera, imparziale ma soprattutto senza padroni.
Grazie se vorrai aiutarci in questo progetto ambizioso.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

1 commento

  1. È incredibile come ancora una volta la burocrazia e i cosiddetti “leader” dimostrino una totale cecità di fronte agli impatti reali delle loro scelte.
    Per sei anni è stato necessario un impegno costante da parte di attivisti, comitati e cittadini solo per far capire l’ovvio: bruciare legno per produrre energia non è una soluzione sostenibile, ma un disastro ambientale mascherato da green economy.
    Com’è possibile che servano anni di proteste, studi scientifici e cause legali per fermare un progetto che avrebbe peggiorato la situazione climatica?

    La mancanza di ritegno nel prendere le decisioni mosso più da interessi personali, finanziamenti, giochi di potere, che dal reale benessere collettivo. La politica si riempie la bocca di parole come “transizione ecologica”, ma nella pratica è spesso sorda, cieca e, peggio, complice.

    Quando capiremo che l’unico modo per combattere il cambiamento climatico è semplicemente piantare alberi e lasciar fare alla natura il più possibile?

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria